Rientrati dopo 18 giorni di viaggio di nozze in Polinesia + 4 a Parigi, io ancora sotto shock e già piena di nostalgia, ascolto musica polinesiana per consolarmi... :cry:
Il nostro itinerario:
Papeete 1 notte Hotel Tiaré. Bruttino, ma comodo come posizione.
Moorea 4 notti Hotel Hibiscus. Bungalow essenziale ma spazioso, un giardino lussureggiante)
Huahine 4 notti Relais Mahana mezza pensione. Accoglienza calorosa, ristorante ottimo, bella spiaggia.
Bora Bora 5 notti Village Temanuata (vedi oltre)
Rangiroa 4 notti Raira Lagon mezza pensione. Forse a Rangiroa come pensioni c'è di meglio, ma noi ci siamo trovati bene.
Provo a fare un riassunto di pagine e pagine di "diario di viaggio" scritte la sera prima di crollare dal sonno (questo alle nove, ma al mattino ci si alzava alle 6!), anche se so già che nessun racconto potrà rendere per intero le emozioni, le sensazioni, la bellezza, la ricchezza che questo viaggio mi ha lasciato dentro...
Comincio dalle cose che non rifarei o che farei diversamente:
1) Rimarrei più di una sola notte "di passaggio" a Tahiti. Le agenzie dicono in genere che è troppo urbanizzata e non ne vale la pena, invece è bella da girare, l'interno deve essere spettacolare, e il traffico, seppure intenso, colpisce per la cortesia dei conducenti: si fermano sempre per farti attraversare! E poi il mercato: il posto più conveniente per lo shopping (ovunque carissimo), pieno di profumi e colori... peccato esserci andati l'ultimo giorno, quando i soldi erano quasi finiti...
2) Inserirei un'altra isola o due e rimmarrei non più di 2 notti a Bora bora. La laguna è davvero spettacolare ma l'isola è quella che mi è piaciuta meno: sporca, strade dissestate, zero segnaletica turistica. E i bungalows Temanuata sono stati la vera delusione del viaggio: non cercavamo il lusso, ma sembrava di essere in un camping mal tenuto, con prezzi non proprio da camping...
3) Porterei bagaglio super leggero come consigliavano tutti. L'atmosfera è sempre informale, si sta in costume, pareo e infradito, qualche abitino anti-piega per la sera...
E ora alcune delle cose che abbiamo fatto e che io rifarei altre 20000 volte a partire da adesso...
A Moorea:
- Il giro della laguna in piroga con bagno con le razze, pasto agli squali, picnic su un motu. Belle le due baie, verdissima l'isola.
- Le colazioni sulla veranda del bungalow con baguette appena sfornata comprata al supermercato del Petit Village.
- Il giro dell'isola in 4x4. Panorami splendidi, visita al Belvedere, Montagna Magica, Lycée Agricole, Marae Tetiaora (siti archeologici), e una distilleria con degustazione gratuita di ottimi liquorini. Fatelo se potete, vi portano in posti che è difficile raggiungere da soli.
- La cena con spettacolo al Tiki Village. E' tutto un po' turistico ma secondo me da non perdere. E poi vi offrono una bella rassegna di cucina locale!
- Il giro dell'isola in scooter: non so quante foto abbiamo fatto, un'esplosione di verde e blu, indescrivibile.
Huahine.
La chiamano "l'autentica" e per me è proprio così: più selvaggia di Moorea, meno turistica, splendida nella sua regale tranquillità, genuina.
- Giro della laguna in piroga: c'era vento e non l'abbiamo apprezzato, ma chi l'ha fatto con tempo migliore ha detto che ne valeva la pena.
- Giro dell'isola in bici e in scooter: strade perfette, un piacere percorrerle e guardare tutto il tempo un po' a destra e un po' a sinistra, il blu del mare e il verde della vegetazione, anche qui lussureggiante. Bagno al Jardin de Corail vicino al Sofitel Heiva (chiuso), visita al sito archeologico di Maeva e alle anguille sacre di Faie (impressionanti con i loro occhi blu).
Bora Bora.
- Giro in barca con Chez Nono. Il pic-nic più tipico: mangiamo con le mani e al posto dei piatti ci sono foglie intrecciate. Non dimenticherò mai il sapore del mahi mahi al barbeque, e il pane di cocco...
Rangiroa.
- Escursione alla Laguna Blu: una cartolina vivente. Squaletti dappertutto, tutte le sfumature possibili di azzurro, un silenzio innaturale interrotto solo dai versi degli uccelli e dal fruscio delle palme. Un sogno.
- Escursione all'Ile aux récifs con sosta al Lagunarium (per gli amanti dello snorkeling) e al pass di Tiputa x vedere passare i delfini. Le nostre guide ci hanno cucinato pescioni pescati da loro e ci hanno fatto assaggiare l'autentico cuore di palma (niente a che vedere con quello che si trova qui!)
- Giro in scooter avanti e indietro x i 12 km percorribili + taxi boat per il villaggio di Tiputa, piccolo come tutti gli altri ma molto pittoresco con le sue case e chiesette colorate.
Cosa ho amato di più, oltre a quanto già detto:
- la cortesia dei polinesiani. Ti salutano tutti quando ti incrociano per strada, mi ero abituata, tanto che a Parigi all'inizio mi stupivo che la gente non ci guardasse neanche!
- i ritmi lenti, senza affanno, le giornate senza orologio, scandite naturalmente dal sole
- la birra Hinano ghiacciata!
- il cielo strapieno di stelle
e, più di ogni cosa: il profumo di tiare, ovunque. Ti entra nell'anima x sempre.
Chiudo con un solo consiglio: per quanto possiate leggere e informarvi, ricordate che ogni racconto di viaggio è soggettivo, e ognuno dovrebbe poter vivere, senza condizionamenti, il "proprio" viaggio. Tenete occhi e cuore aperti, e la Polinesia lascerà il suo segno anche in tutti voi che avrete la fortuna di andarci.
Maururu (Grazie) e Nana (arrivederci).
Claudia