... CON LA SOLITA SCUSA CHE VADO PER LAVORO...
Chi mi conosce sa che la Polinesia Francese è per me prima di tutto una grande passione, ma sono la prima a dirmi fortunata perchè è anche il mio lavoro... Per questo la scelta per il viaggio di quest'anno è stata inevitabilmente e prima di tutto la Polinesia... Detto questo c'era anche la voglia e l'esigenza professionale (sì lo so, è la solita scusa...) di scoprire gli Stati Uniti. Avevo già visitato New York, ma sia io che Giulio desideravamo scoprire San Francisco e i grandi parchi naturali dell'Ovest...
Dopo lunghe meditazioni e ricerche, nonchè dopo aver richiesto commenti a tutte le mie colleghe come e più di molti altri clienti per ogni dettaglio finalmente si parte!!!
8/09/06: Volo Venezia – Parigi – Los Angeles – Papeete. Tutto fila liscio, puntuale e senza intoppi... a parte qualche controllo in più a Parigi, ma sapevamo di dover buttare i liquidi...
Arriviamo a Papeete e questa volta siamo in due a fermarci incantati davanti al complessino musicale che da l'accoglienza all'aeroporto... dopo 24 ore e rotti di viaggio per un momento non sentiamo la stanchezza, ma solo una grande gioia e la sensazione di essere “di nuovo a casa”...
Non nego che per me sia più facile, ma se riusciste a tornarci anche voi che ci siete già andati in passato, vi garantisco che riprovare le stesse emozioni della Polinesia non è meno affascinante della prima volta. E anzi, chi come me ormai qui si sente a casa, lo comunica inconsciamente, e loro, i Polinesiani, sembrano accorgersene, e ancora più che la prima volta ci siamo sentiti accolti come due di loro... ci siamo sentiti tra amici, quasi che ci dicessero “era ora che ripassaste da queste parti...”!!!
Abbiamo prenotato all'Airport Motel, comodissimo, proprio vicino all'aeroporto, con camere semplici ma nuove e con aria condizionata. Se arrivate dal volo intercontinentale vi consiglio di prenotare il trasferimento in arrivo perchè l'hotel è a 200 mt dall'aerostazione ma quasi in verticale, e questa distanza è misurata correttamente solo se percorrete una scorciatoia non facilmente individuabile di notte dopo un lungo viaggio, mentre discendere da lì all'aerostazione è molto più semplice.
09-12 /09/06: FAKARAVA: Al mattino ci alziamo prestissimo perchè il volo per Fakarava è alle 7.10, Vado a piedi verso l'aerostazione da sola, mentre mio marito attende il trasferimento per via dei numerosi bagagli. Incontro due simpatici Polinesiani, uno aveva 3 collane di fiori. Saluto (ormai è un po' ritornare alle belle vecchie abitudini) con un bel “Ia Orana” e allora ricevo in cambio una bella collana di tiare!! Ringrazio e sorrido, e per questo mi regalano anche le altre due collane... ma vi garantisco che non mi stavano aspettando!!!
Approfitto del vantaggio di tempo per cambiare e comprare una sim Vini, visto che ci avevano detto che 3 non aveva ancora accordi di roaming... nel contempo arriva Giulio, compriamo qualcosa per colazione velocemente (lui compra anche dei sigari alla vaniglia) e ci imbarchiamo per Fakarava...
Mi rendo conto in aereo, sorvolando il reef di Fakarava, di una strana sensazione: è un po' come se stessimo ricominciando il viaggio da dove lo avevamo interrotto l'anno scorso, ma sembra quasi che quest'anno non sia passato... mi sembra ieri che salutavo Fakarava e l'ultimo tramondo in Polinesia del 2005, e adesso splende il sole in questa nuova avventura, ma è sempre la stessa meravigliosa avventura Polinesiana che continua!!!
All'aeroporto incontriamo Sanè, il proprietario di Tetamanu Village e Marc, l'istruttore di sub che lavora presso il centro interno alla pensione. Prima di andare al porto per iniziare la traversata della laguna li accompagnamo per qualche commissione a Rotoava, unico villaggio di Fakarava. Passiamo per il panettiere e Marc ci presenta Mama Catrine, questa dolcissima vecchietta che confeziona oggetti di artigianato meravigliosi e li rivende nel suo piccolo negozio, credo l'unico del genere a Fakarava... non compriamo niente, ma la salutiamo affettuosamente (pensiamo ancora a Mama Naumì di Tahaa...), non si può non voler bene a queste meravigliose signore, e lei è ben contenta di farsi una foto con noi... se passate per Fakarava andatela a trovare!!!
Saliamo quindi sulla barca e iniziamo la lunga traversata (quasi 2 ore) che ci porta nella zona sud di Fakarava, vicino all'altra pass, nel luogo che si chiama Tetamanu, un villaggio di pochissime case quasi disabitato, ma di grande importanza storica per la Polinesia perchè vi è stata costruita la prima chiesa cattolica. In realtà questo posto magico vi conquisterà principalmente per le meraviglie naturali e la lontananza dal mondo civilizzato che lo caratterizzano... non consiglio questo soggiorno a tutti, ma solo a chi sa rinunciare alla serenità della vicinanza con una minima urbanizzazione e infrastrutture, e soprattutto a più di qualche comodità: le risorse alimentari, la luce elettrica, l'acqua calda (che non c'è) devono essere di secondaria importanza, ma se accettate questa regola per voi si apre un mondo meraviglioso!!!
In mezzo al nulla, al nostro arrivo, ci accoglie una persona fantastica: Annabelle, la proprietaria. Una Polinsiana un po' improbabile: bionda (
) e di una eleganza impeccabile, sebbene il contesto lontanissimo da qualsiasi civiltà non lo richieda affatto... Annabelle è una donna straordinaria, padrona di casa eccellente e un'ottima cuoca (sa fare discretamente anche pasta e pizza...) e, diversamente da molti Polinesiani, parla anche un'ottimo Inglese. Questo ci rende sicuramente le cose più facili, visto che il nostro francese è a dir poco elementare...
A Tetamanu la barriera corallina è così stupefacente da essere diventata patrimonio Unesco di tutta l'umanità... eppure pochi sono gli eletti che potranno ammirarla! Sul molo principale della pensione è stato costruito un bungalow overwater dove ha sede la cucina e il refettorio della pensione. Da questo punto di osservazione privilegiato, attraverso le acque blu e trasparenti, (spesso un fiume per via della forte corrente richiamata dalla vicinanza con il pass) vediamo passare squaletti, cernie, murene, enormi quantità di pesci di reef di diversi tipi, e sparecchiare la tavola diventa uno dei momenti più divertenti della giornata: non appena Annabelle rovescia in acqua i resti di cibo lo spettacolo raggiunge il suo massimo picco di vivacità!
Facciamo qualche immersione, tutte assolutamente bellissime! La cosa più straordinaria di Tetamanu è sicuramente lo stato di integrità dei coralli, e ovviamente anche la fauna che li popola è sicuramente notevole: squali pinna nera e bianca, cernie e vari pesci di barriera, barracuda, murene... quest'anno non siamo fortunati con gli incontri di fauna pelagica: niente mante, delfini, balene... ma comunque “Fakarava Television” come dice Giulio, è un vero documentario che ti passa davanti agli occhi nelle acque limpide mentre un po' pinneggi e un po' ti fai trasportare dalla corrente entrante... L'ultima immersione che facciamo è un'immersione notturna: poco dopo il tramonto ci immergiamo direttamente dalla riva. Non occorre andare molto in profondità: il giardino di coralli è davvero ricchissimo anche a poche decine di centimetri dalla superficie. Di notte escono creature che di giorno restano nascoste: vediamo moltissimi ricci di diversi colori e specie, pesci scorpione, murene fuori dalla tana, e gli occhi degli squali che alla luce della torcia risplendono come quelli dei gatti... è stata un'immersione davvero emozionante! Alla fine di tutte le immersioni avevamo la grandissima comodità di terminare direttamente davanti al centro diving, altro che 40 minuti di barca veloce dal pass nord a Rotoava!
Durante il giorno, se non fate immersioni potete passeggiare sul motu e trovare qualche punto dove la corrente non è mai troppo forte e si può fare il bagno, oppure vi potete far portare al motu dove nidificano le sul;, ma l'esperienza più bella e romantica probabilmente di tutti i nostri viaggi alle Tuamotu è stata l'escursione al motu deserto appena oltre la pass. Il giro d'acqua dell'atollo spinge tutta la sabbia in senso orario, pertanto la zona disabitata dell'atollo ha diversi motu con lingue di sabbia rosa che creano giochi di colore e profondità straordinari, mentre i motu a est della pass sono rocciosi (la sabbia c'è più o meno nuovamente a nord nella zona di Rotoava fino all'hotel Maitai e un po' più giù). Credo di aver visto l'equivalente delle “Sabbie Rosa” e della “Laguna Blu” in un unico luogo, fatto di tratti di laguna turchese, motu ricoperti di palme e piante e lingue di sabbia e corallo rosa.... con la sola differenza che ci hanno lasciato lì completamente da soli per tre ore (altro che 20 persone alla volta come capita alla laguna blu) prima di tornare a riprenderci per il pranzo... ho detto ad Annabel che tornerò da loro, se potrò, quando vorrò provare ad avere un bimbo!!! Insomma, inutile dire che Tetamanu ci è rimasto nel cuore e che partire da lì è stato davvero difficile! Ricordo con affetto anche Sanè, marito di Annabel, un uomo di poche parole ma che ama e cura la sua proprietà (e il suo cane...) con grandissima dedizione, Marc, l'istruttore di sub, molto cordiale e i due ragazzi che lavoravano alla pensione Tetamanu Sauvage, Erwin e Steven... Steven è anche un artista, il suo problema era che amava troppo fumare “pacalolo”... ma conoscere queste persone di cuore è sempre toccante: Steven ha voluto regalarci un flauto polinesiano decorato personalmente da lui con tanto di dedica, solo perchè Giulio gli aveva regalato qualche sigaro.... Tetamanu Sauvage si trova sul motu accanto a Tetamanu (5 min. a piedi), collegata da un nuovo ponte. La vista e i colori sono fantastici, e la posizione è molto più romantica e tranquilla. Ci sono meno problemi di corrente e di zanzare... ma per vedere i coralli dovete buttarvi in acqua e fare snorkelling (con le scarpette mi raccomando...), perchè il “ristorante overwater” è una particolarità unica di Tetamanu Village, in quanto Sauvage ha un ristorante indipendente.
12/09/06 Partiamo in tarda mattinata... mi viene da piangere... Annabel ha preparato il pranzo... che carina! Già pensavo di dover mangiare un pacchetto di patatine al gambero di quelli che vendono in aeroporto... Anzi, ci segue fino a Tahiti perchè deve andare in Televisione... è una vera star! In aereo chiacchieriamo un po' di come va la Polinesia, di come i Polinesiani gestiscono le pensioni, facciamo qualche pettegolezzo da donne ecc. È stato molto interessante e divertente... Durante il transito mii hanno organizzato un'ispezione all'hotel Sofitel Tahiti che l'anno scorso non avevo visto... mi è piaciuto: le camere nuove sono confortevoli e ben arredate anche se forse un po' piccole. Direi che va benissimo e visto il prezzo inferiore lo preferirei ai vari Sheraton ed Intercontinental. Dopo l'ispezione prendiamo l'aereo per Huahine e arriviamo ormai quando è già buio. Siamo ospiti dell'hotel Relais Mahana, categoria 3 stelle. I bungalow sono semplici e non esattamente nuovi. So però che l'hotel chiude tra poco per qualche mese per un restyling, vedremo le foto.... La posizione però è eccezionale: una spiaggia bellissima, con una laguna turchese davanti e molti pesci: uno dei pochi posti dove si può vedere qualche pesce pagliaccio nell'anemone a pochi passi da riva. La cucina del Relais Mahana è buona, ma a volte un po' forzatamente ricercata nei decori e negli abbinamenti che onestamente stonano con il contesto in un hotel di categoria non altissima e dallo stile un po' anni 80 nell'architettura e nei decori... per il resto devo dire che sono bene organizzati, il personale è cortese e si sta molto bene...
13/09/06 Oggi abbiamo prenotato un'immersione. Il diving si trova a Fare, dall'altra parte dell'isola, quindi il transfer è piuttosto lungo... ma il paesaggio di Huahine è meraviglioso, non ci dispiace affatto girarla...
Sulla barca del diving un colpo di vento fa volare in acqua gli occhiali da vista di Giulio... e dire che di solito in barca se li lega sempre con un laccio galleggiante... proprio oggi se l'è dimenticato... che sfiga, si prospetta ancora un lungo viaggio solo con gli occhiali da sole graduati!!!
L'immersione è bella, ma l'acqua non ha le trasparenze degli atolli: un'isola montuosa come Huahine naturalmente produce qualche deposito in più... Al pomeriggio ci concediamo un po' di relax con qualche bagno e un bel po' di snorkelling... Ma subito dopo il tramonto facciamo un'altra uscita di snorkelling notturno con le torce da sub: fantastico! Molti animali quali murene giganti, pesci scorpione, moltissime specie di ricci escono allo scoperto solo dopo il tramonto...
14/09/06 Dopo colazione lasciamo l'hotel e partiamo alla scoperta dell'isola con un auto a noleggio. Il paesaggio è verdissimo, cambia continuamente e si avverte molto poco la presenza del turismo. Se soggiornate a Huahine vi consiglio caldamente di prenotare un'auto per fare il giro, ne vale la pena davvero! Visito alcune pensioni e l'hotel Te Tiare, facciamo qualche acquisto e poi andiamo in aeroporto, dobbiamo partire per Bora Bora con il volo delle 6... Arriviamo finalmente a Vaitape dove possiamo riabbracciare Michele e Ludovica! Passiamo una splendida serata al Blody Mary, un locale carinissimo dove si mangia del pesce meraviglioso (vi consiglio di andarci una sera...), abbiamo così tante cose da raccontarci, il tempo vola troppo in fretta...
15/9/06 Al mattino presto è già ora di ripartire e salutare i nostri amici... appuntamento a Venezia, con Ludovica a ottobre, con Michele a dicembre... sigh... La laguna di Bora Bora è sempre così fascinosa vista dalla barca, mentre siamo sulla navetta che va all'aeroporto mi ripropongo di tornare e passarci qualche giorno prima o poi, non di passare sempre di qua così in fretta... Dall'aereo in decollo da Bora Bora vedo però lo scempio del St. Regis accanto al Meridien e al Thalasso, ed ecco che spunta un altro hotel ancora più grande... cosa devo dire... non mi va proprio giù questo rospo... Le ragazze di Tekura Travel mi dicono poi che si tratta del Four Seasons... di prossima apertura... ok, un'altro hotel che non consiglierò...
Siamo in viaggio per Rurutu, dove ho programmato l'escursione di snorkelling con le balene... pare che però quest'anno di balene non ce ne siano... e infatti atterrando a Tahiti ne vedo tre: 2 adulti e un balenottero con tanto di sbuffo appena fuori dal reef di Tahiti! Chissà a Rurutu...
All'arrivo a Tahiti ci aspetta una guida turistica fantastica (faccio una gaffe ma non mi ricordo il suo nome...) per portarmi a vedere l'hotel Radisson. Facciamo una piacevolissima chiaccherata per la strada, ma lasciamo però Giulio a Papeete perchè così ha il tempo di andarsi a comprare delle lenti a contatto mono uso e degli occhiali da sole non graduati...
L'Hotel Radisson mi piace, è soprattutto particolare la sua spiaggia nera, sicuramente molto soffice contrariamente alle altre spiagge della Polinesia, tuttavia credo sia piuttosto lontano dall'aeroporto e penso ne valga la pena solo se si fa un soggiorno prolungato. Di ritorno a Papeete passiamo per gli uffici di Tekura per salutare... le ragazze sono indaffaratissime: quest'anno la Polinesia va davvero alla grande! Torniamo di corsa in Aeroporto, giusto il tempo di agguantare un panino e siamo sull'aereo per Rurutu. Dopo un'ora e mezza di volo sopra le nuvole arriviamo su un'isola dalle forme molto diverse di quelle a cui ci siamo abituati in Polinesia: I rilievi sono quasi sempre dolci, ma a tratti verticali anche a picco sul mare, il reef è molto vicino alla costa e solo su alcuni tratti dell'isola. Le coste sono circondate da molte spiagge bianche bellissime e c'è in genere molta più sabbia, ma alcuni tratti sono direttamente sull'oceano pertanto non è tutta balneabile. Ci sono diverse falesie e grotte di roccia di origine corallina, sulla cui volta possiamo vedere conchiglie e coralli fossili, veramente stranissimo! La cosa più impressionante dell'isola è però la rigogliosa vegetazione: se Huahine ci ha impressionato Rurutu la supera. La gente attende all'aeroporto con particolari collane di fiori e pezzi di frutta con un profumo fortissimo, le stesse che vengono regalate a chi è in partenza, per cui all'arrivo dell'aereo sotto la piccola tettoia dell'aerostazione si forma una ressa e un caos incredibile, forse mezza isola si trova lì... facciamo fatica a trovare chi ci sta aspettando in mezzo alla confusione, come in altre isole spesso i proprietari delle pensioni non hanno cartelli, quindi bisogna chiedere... ma tutti sono ben disponibili ad indicarti la persona a cui devi rivolgerti... Ci accoglie un omone dai lineamenti mezzi orientali e mezzi Polinesiani... Landry Chong, della Pension Temarama. Nella sua pensione si sta benissimo, si mangia divinamente e si spende davvero molto poco... l'unico problema per noi è che non parla inglese, quindi ci siamo capiti con il nostro francese imparato in Polinesia molto approssimativo... quello che personalmente non ho gradito è stato l'atteggiamento degli altri ospiti francesi della pensione, che pur parlando un po' di inglese non hanno fatto a tavola (un unica tavola per 10 e noi eravamo seduti in mezzo a tutti) nessuno sforzo per coinvolgerci nella conversazione... un vero peccato perchè ho solo potuto intuire qualcosa dai loro discorsi... Alla seconda sera Giulio non ha resistito alla tentazione di mettersi la maglietta della Nazionale... come dire, “vi ricordo comunque che siamo noi i campioni del mondo ... tiè..” ... quando ci vuole ci vuole...
Dedichiamo la prima mezza giornata all'esplorazione di Rurutu in compagnia con Ive, presidente del comitato per il turismo dell'isola e proprietario della pension Manotel, una struttura davvero molto graziosa e di fronte ad una bella spiaggia. Per altre informazioni su Rurutu visitate il sito della pensione:
http://www.lemanotel.com/ .Yves parla un pessimo inglese, ma è ammirevole come si impegna per farci capire il messaggio, così con un po' di inglese, un po' di francese, un po' di italiano e diversi neologismi impariamo moltissimo della geologia e della natura dell'isola, che merita assolutamente di essere vista per le sue meraviglie e per la sua gente, veri Polinesiani molto poco contaminati dal turismo e dalla globalizzazione... . Il cielo è coperto, la temperatura è fresca e a metà pomeriggio devo mettere la giacca. Alle Australi è meglio venire nelle nostre stagioni intermedie o eventualmente nel nostro inverno: durante la nostra estate fa troppo freddo per godersi il sole e il mare, inoltre le Balene si vedono di più tra settembre e ottobre, ma non molto a luglio e agosto come mi avevano raccontato... speriamo bene per domani...
16/09/06: Al mattino vengono a prenderci quelli del Raie Manta Club per la tanto agognata escursione di whale whatching... indovinate un po'? Pa de Baleine... Nessuna Balena! L'ultima è stata intravista una settimana prima... però i soldini naturalmente li hanno voluti.... Fortunatamente dopo il whale whatching abbiamo previsto un'immersione... questa è stata invece molto interessante: conformazioni rocciose sottomarine rendono il fondale molto vario, ci sono meno pesci che nelle tuamotu e soprattutto meno squali (ne avvisto solo uno durante tutta l'immersione), ma la fauna è diversa e apprezziamo moltissimo l'esperienza. Temperatura dell'acqua 24 gradi, 3-4 gradi in meno che nelle altre isole. In questo periodo c'è una straordinaria invasione di stelle marine giganti e velenossisime. Un vero pericolo perchè si stanno mangiando tutto il corallo e hanno un solo predatore poco diffuso in zona. Yves però conosce bene l'isola e non è preoccupato, dice che è un fenomeno ciclico, si risolverà... speriamo!
17/09/06: E' il nostro ultimo giorno in Polinesia. Mettiamo al sole l'equipaggiamento diving, il viaggio è ancora lungo e non vogliamo trovare muffa quando arriviamo a casa! Dopo colazione facciamo un giro in chiesa per vedere la messa: è uno spettacolo da non perdere: le signore vestite di tutto punto con i loro cappellini di paglia e fiori e i vestiti coloratissimi, i cori polifonici che tutti cantano con grinta, c'è ancora un posto dove la religione ha un senso per tutta la comunità... noi non siamo praticanti, ma la cerimonia è comunque affascinante!
Morale: visitate se potete Rurutu e le Australi: sono un angolo di paradiso incontaminato, lontano dal nostro mondo diversi anni luce, se sarete fortunati vedrete anche le balene, che in realtà però si incontrano molto facilmente anche a Moorea e Tahiti, per non dire anche più facilmente...
A Rurutu è un ottimo posto dove avvicinarle se le incontrate perchè qui sono molto tranquille... ma non deve essere lo scopo del viaggio, non sono l'unica persona venuta fin qui che è rimasta delusa perchè non ha visto le balene... ma viaggiando per il mondo fortunatamente ho imparato che la delusione per non aver visto quel che ci si aspettava non deve essere il sentimento predominante, soprattutto di fronte a tante meraviglie inaspettate... prendete ogni posto con gli occhi di un bambino, preparate il viaggio e programmate le cose da fare per non perdere tempo, ma una volta fatto questo dimenticatevene... altrimenti sarete troppo concentrati su quello che dovete fare e vi perderete tante belle sorprese...
Al pomeriggio arriva purtroppo l'ora di partire... Saldo il conto che mi viene richiesto (e già mi sembrava poco...), ma poi Landry, non convinto, mi richiama e mi da indietro 40 euro...
Salutiamo Rurutu guardando i volti di queste persone genuine e ingenue all'aeroporto e scesi dall'aereo. Mi rimarrà per sempre negli occhi il volto della giovane mamma di Rurutu, partita con il marito e due bambini piccoli per Tahiti, vestita con il tradizionale camicione fiorito, cappello di paglia e a piedi nudi per l'aeroporto di Papeete...
La nostra prossima meta è San Francisco... mi piange ancora il cuore all'idea di lasciare la Polinesia un'altra volta, ma questa volta so che l'antidoto esiste: ritornarci!!! Chi lo sa, la prossima volta forse per mettere in cantiere un bimbo...
PS: Queste sono le tappe del mio viaggio negli Stati Uniti, se trovo il tempo e vi interessa vi scriverò anche questa parte del racconto...
IN AUTO DA SAN FRANCISCO A PHOENIX (km indicativi, totale 2562 + side trips):
18-20/09 San Francisco
20/09 San Francisco – Yosemite 320 km
22/09 Yosemite – Death Valley 575 km
23/09 Death Valley – Las Vegas 225 km
24/09 Las Vegas – Bryce Canyon 395 km
25/09 Bryce Canyon – Page 238 km
26/09 Page – Monument Valley 209 km
27/09 Monument Valley – Grand Canyon South Rym 250 km
28/09 Grand Canyon – Phoenix airport 350 km
29/09/06 volo Phoenix – Los Angeles – Parigi
30/09/06 Volo Parigi – Venezia.