Giorno 4 - 25.05
Dopo aver fatto la prima notte sul Gulliver, ci svegliamo come al solito all'alba di fronte allo yacht club di bora bora. Iniziamo la navigazione verso la zona dei resort (meridien, st.regis ecc) dove la laguna è veramente qualcosa di inimmaginabile. Sostiamo lì tutto il giorno e in un attimo arriva sera tra mille tuffi, snorkeling vari e ore distesi a rilassarci a prua. Michele poi è una fonte inesauribile di racconti e esperienze di vita. Il fatto di aver trascorso con lui 5 giorni ci ha permesso di conoscere tantissimo della polinesia: aneddoti, usi, abitudini, pesci, piante, cultura locale, persone... era come essere scortati da una espertissima e amatissima guida locale con il vantaggio di parlare in italiano. Alle 17 aperitivo al celebre Bloody Mary che è proprio un bel localino. Rientriamo a bordo e cena magnifica come al solito (Michele è un cuoco che ricorderemo a lungo... in 10 minuti e con a disposizione mezzo metro quadrato scarso di cucina ci preparava dei deliziosi manicaretti che erano l'immagine della sua vita... un miscuglio di tendenze italiane, caraibiche, asiatiche... il tutto perfettamente e armoniosamente abbinato).
Giorno 5 - 26.05
Traversata da Bora Bora a Thaa con un oceano che era più piatto della laguna... che c..o!!! Il trasferimento è stato perfetto e durante le 5/6 ore di navigazione non ci siamo mai scollati dalla prua, coricati accarezzati da una goduriosa brezza marina, a leggere, rilassarci e rosolarci al sole... che relax e che spettacolo ammirare tutto ciò che ti circonda oziando sulla punta di un veliero... Una volta arrivati a Thaa, facciamo qualche bagno e la sera siamo a cena all'Hibiscus, una pensione di famiglia dove Sofia (mia moglie) ha avuto la fortuna di spegnere le candeline sulla torta di compleanno che a sua insaputa gli avevamo fatto preparare (beata lei... non è da tutti i giorni potersi permettere un compleanno così...). Serata splendida in questa baia dove sembrava veramente di essere all' inizio del mondo... (la malinconia inizia a farsi sentire prepotentemente...)
Giorno 6 - 27.05
Giusto per iniziare bene la giornata, in prima mattinata siamo stati ancora all'Hibiscus a nutrire le tartarughe ospiti di questa pensione (l'Hibiscus è anche una fondazione per prendersi cura e riabilitare le tartarughe vittime di battute di pesca). Salpiamo lasciandioci alle spalle questa baia meravigliosa e ci dirigiamo verso il tanto osannato giardino dei coralli. Due ore di snorkeling fantastico... pesci pesci e ancora pesci che ci cozzavano contro da ogni direzione... (non dimenticatevi di portarvi un pezzo di pane e una fotocamera sub usa e getta... non ho mai visto tanti pesci mangiare il pane con tale voracità...). Questa sera poi, abbiamo assistito ad un tramonto indimenticabile, con il cielo che si è tinto di un rosso mai visto prima... e immaginate cosa deve essere stato tascorrere la serata e la notte attraccati all'ancora di fronte al motu del giardino dei coralli... cullati dal dolce e leggero dondolio del "nostro" veliero... coricati a prua a contemplare le stelle... e un cd di frank sinatra che sussurrava in sottofondo...
Giorno 7 - 28.05
Tutta la mattinata persi e storditi nello snorkeling al giardino dei coralli... come dua bambini al lunapark... Il pomeriggio iniziamo a veleggiare verso Raiatea, dove trascorreremo in porto l'ultima notte a bordo del Gulliver. 5 giorni in barca con Michele sono stati un concentrato di nuove esperienze, emozioni, conoscere, vedere, gustare... Un'esperienza indimenticabile che guai se non l'avessimo fatta... Lo consiglio a chi: ha fame e curiosità di novità minuto dopo minuto... non soffre la barca (anche se in laguna è veramente difficile avere problemi)... è disposto a spendere una cifra impegnativa consapevole comunque di rinunciare a qualsiasi tipo di confort (suggerisco comunque il noleggio escusivo)
Giorno 8 - 29.05
Dopo l'utlimo pernottamento in barca ed i saluti di rito a Michele, partiamo di primissima mattina dall'aereoporto di Raiatea, destinazione Maupiti. All'arrivo ci attende il simpaticissimo Jean che ci guiderà al Kuriri Village. Mi emoziono ancora scrivendo il nome di questa pensioncina dove abbiamo trascorso 3 giorni splendidi. La "struttura" è molto molto intima (credo solo 4 bulgalow), originale e nella sua semplicità è ricca di particolari curati e ricercati. Luogo ideale per due innamorati in luna di miele dove le giornate trascorrono in modo squisitamente lento e pigro tra un sonnellino al sole, una blanda passeggiata intorno al motu o un'improbabile chiacchierata con le centinaia e centinaia di paguri (almeno così credo si chiamino quei granchietti nascosti nelle conchiglie...) che sorvegliano la bianchissima spiaggia affacciata verso l'oceano. Sicuramente abbiamo trascorso qui le giornate più intense, romantiche e indimenticabili di questa paretesi polinesiana. Senza poi dimenticare le cene (semplicemente ottime e abbondanti... anche se forse un po' troppo agliate :twisted: ) seduti tutti all'unico grande tavolo (eravamo noi ed altre due coppie di Torino e Verona) dove Jean (responsabile della pensione e impeccabile sostituto nonchè cugino dei titolari parigini che si erano presi due mesi di "vacanza?" a Parigi) ci riempiva di coccole, attenzioni e racconti della sua vita (ha lavorato tutta la vita come responsabile di villaggi Club Med girando il mondo sempre con la famiglia al seguito). Beh, parlerei per giorni di questo posto che ci è veramente rimasto nel cuore...
Giorno 9 - 30.05
Giornata all'insegna del relax totale tra spiaggia e bulgalow... :wink:
Giorno 10 - 31.05
Partiamo la mattina per fare un'escursione a Maupiti. Il buon Jean ci porta in barca e all'arrivo noleggiamo delle bici. Ci tengo a sottolineare che sarà stata l'atmosfera del Kuriri, le giornate sempre assolate ,la quiete più totale... ma a me Maupiti è piaciuta tantissimo ed è il primo posto dove tornerei se mai il destino mi dovesse regalare un ritorno in polinesia. L'isola principale è molto verde (come oramai mi sembra d'aver capito tutte le isole della Società), montuosa e incredibilmente placida, dove tutto scorre al rallentatore. Bellissimi i paesaggi dai promontori (peccato non esserci fermati di più per fare anche qualche escursione a piedi sulla montagna) e da LASCIARE LETTERALMENTE A BOCCA APERTA la spiaggia e l'acqua di Punta Tereia (senza dubbio la spiaggia più bella che io abbia mai visto in vita mia, la sabbia più fine, bianca e acciecante e l'acqua quasi invisibile per quanto trasparente... un sogno).
www.maupiti-kuriri.comGiorno 11 - 01.06
PURTROPPO dobbiamo partire, lasciarci alle spalle la meravigliosa Maupiti, l'incantevole Kuriri e l'indimenticabile Jean... e proseguire comunque pieni di entusiasmo alla volta di Rangiroa dove atterriamo verso mezzogiorno. L'isola si presenta già a primo impatto diversissima da tutte quelle della Società: da buon atollo è assolutamente piatta, con meno vegetazione e molto ventosa. Ci sono distese di palme ovunque, ma nonostante ciò ai miei occhi si presenta molto dura e aspra (la nostalgia di Maupiti sta avendo il sopravvento...). Ad attenderci c'è, con il suo buon sorriso sempre stampato in faccia, il fidato Alain che ci accompagnerà alla Pension Bounty... posto sicuramente da evitare per chi è in viaggio di nozze: pulita, ordinata, mangiare monotono ma decente. E quindi direte "cosa c'è che non va?". Semplicemente non sembra di essere in Polinesia. L'ho trovato un luogo asettico e freddo, arredato come i monolocali della Costa Azzurra o della Romagna (forse indicato a gruppi di giovani sub che cercano un posto comodo, pulito ed economico come base per le immersioni). Avrei DECISAMENTE preferito una sistemazione in qualche pensioncina meglio integrata negli usi e stili locali. Inoltre sono un romanticone e arrivando dal Kuriri Village di Maupiti e ritrovarmi al Bounty che di romantico non ha nulla, ma veramente nulla.. è stato un duro colpo... se poi aggiungiamo che siamo stati a Rangiroa 3 giorni e causa forte vento non abbiamo potuto fare escursioni, e senza escursioni l'isola non offre nulla... giungiamo alla conclusione che non ci torneremmo neppure gratis. L'unica bella spiaggia che è praticamente quella del resort Kia Ora, è perennemente all'ombra. Se vuoi prendere un po' di sole devi fare il pioniere e buttarti per qualche ora sul lato oceanico... ma non si può ovviamente fare il bagno. Da vedere non c'è nulla. Morale: se non si ha modo di fare le escursioni (e da queste parti non è poi così raro...) si buttatano via giorni preziosi (ricordo che ci troviamo sempre dall'altra parte del mondo....). E comunque se proprio dovesse essere necessario il soggiorno, NON al Bounty. Potrebbe avere come punto a favore il fatto di poter usufruire agevolmente e gratuitamente della spiaggia del Kia Ora, ma che ripeto è completamente all'ombra per l'80% della giornata!!! :shock: :evil: Allora dovendo comunque inforcare le bici alla ricerca di qualche spiaggetta al sole, preferivo di gran lunga alloggiare in un posto più di "charme" dove alla mal parata con un po' più di ambiente e intimità ci si poteva inventare qualcosa anche in caso di brutto tempo :wink: (ad esempio lo splendido Relais di Josephine dove ci siamo andati a bere degli ottimi cocktail alle 5 del pomeriggio, adagiati su un terrazzo in teak che affaccia sul pass di Tiputa... in prima fila a godersi le evoluzioni dei delfini tra le correnti del pass).
Giorno 12 - 02.06
Mattinata a girovagare in bici con qualche sosta quà e là a prendere i pochi raggi di sole tra un temporale e l'altro. Pomeriggio in escursione a fare snorkeling nella passe. Interessante ed adrenalinico per quanto la laguna era mossa, ma ovviamente in conseguenza a ciò l'acqua era tremendamente torbida.
Giorno 13 - 03.06
Giornata intera di pioggie torrenziali e noi abbiamo proseguito a fare gli ammutinati, prigionieri sotto coperta insieme a tutta la ciurma depressa del Bounty... Per fortuna sono le ultime ore di sofferenza e domani si spicca il volo verso Tikeau...
Giorno 14 - 04.06
A metà mattinata salutiamo il buffo Alain e finalmente partiamo alla volta di Tikeau. Arriviamo nel primo pomeriggio e l'isola si presenta subito molto simile a Rangiroa, anche se forse con una vegetazione un po' più morbida e verde. Ci portano subito nella nostra camera e wowww... la nostra overwater suite ci toglie il fiato. Devo dire che dopo 14 giorni vissuti benissimo, ma in modo tuttosommato abbastanza semplice e spartano, anche un tocco di lusso ed elevatissimo confort non ci sta male.
Giorni 15 - 16 - 17
Raggruppo questi ultimi giorni perchè ritengo non ci sia molto da raccontare. Certo, al Pearl Beach siamo stati divinamente, ma il giudizio è strettamente legato alla struttura in quanto di Tikeau non abbiamo visto nulla (per nostra scelta ovviamente... anche perchè dopo tutti questi giorni itineranti avevamo voglia di rallentare un po', di oziare e di goderci sole, mare e pace... che a Tikeau abbondano). Le giornate quindi scorrevano squisitamente lente coricati a rosolare sul teak della suite e intervallate da divertenti tuffi con i pesciolini, blandi giretti in piroga e dolci massaggi nella semplice SPA. Per dovere di cronaca segnalo che il Pearl di Tikeau è una struttura dove la pace ed il silenzio regnano sovrani, fantasticamente isolato da tutto e da tutti. Ottima la cucina sia a colazione che a cena. Come speravamo, sono stati gli ultimi tre giorni perfetti all'insegna del lusso e relax che ci hanno completamente rigenerato prima del lungo viaggio di rientro.
Giorni 18 - 19
Rientro in Italia... ma questo brutto paragrafo credo proprio non interessi a nessuno... men che meno a me...
Ciao a tutti e ovunque siate diretti buon indimenticabile viaggio...