Ciao a tutti!
Siamo tornati giovedì scorso (8/11) dal nostro viaggio di nozze (LA, Las Vegas, Polinesia, Rapa Nui) e volevo riportarvi una sorta di commento/descrizione/impressione su questa bellissima vacanza.
Partiti il 15/10 da Roma, arriviamo, dopo il cambio Alitalia-ATN a Parigi, a
Los Angeles nel primo pomeriggio: purtroppo la prima (mezza) giornata la spendiamo fra controlli in aeroporto, attesa della navetta e registrazione in hotel (ma fa parte del gioco).....(quasi) subito dopo, in camera, crolliamo distrutti dal sonno.
Il 16 in prima mattinata passiamo a ritirare la nostra fiammante mustang rossa decapottabile e ci dirigiamo verso gli Universal Studios (la "10" è piena di lavori in corso, sembra il raccordo anulare!); memorabili veramente, una bellissima giornata, un pò caro l'ingresso ma ne vale la pena....usciamo di lì nel tardo pomeriggio, giretto per le zone "classiche" (Rodeo drive, Beverly Hills, Santa Monica by night) e ritorno in zona Hotel (Four Point Sheraton, ottimo!!!)....hamburger, patatine
e a dormire.
Il 17 partenza di buon ora per Las Vegas....appena fuori da LA e presa la "15" (che ti porta dritta a LV) diventa un viaggio piacevolissimo, il primo paesaggio desertico è veramente particolare, notevole l'educazione stradale, soprattutto dei mezzi pesanti.
Curioso l'ingresso in Nevada....subito dopo il confine troviamo Prime, "città di cartone", alberghi, mall e casino su un unico tema...il gioco d'azzardo!!! E basta...
E poi Las Vegas: impressionante, arriviamo alle 15:30 e, sia in macchina che dopo, a piedi, passiamo 5 ore con la testa all'insù....è tutto gigantesco, in pieno stile USA.
Unica parentesi il nostro arrivo in hotel (Luxor, al settimo piano della Piramide, con vista interna sul casinò!!!) con registrazione in un ambiente da film.
Ci facciamo la "strip" fino al Mirage (il Luxor è quasi all'inizio della strada!), poi pensiamo che c'è un ritorno da fare....il Caesar Palace, il Bellagio, il Mandalay Bay.....non sono hotel, sono città nella città, anzi, scenografie nella città....
Da urlo le montagne russe all'interno del "New York New York Hotel".
Ritorno al Luxor, quasi 2 ore di sonno ed alle 22:30 sono pronto per sfidare i tavoli da gioco....alle 22:50 ho già perso 240 dollari e decido che può bastare! Alla roulette esce il rosso per 10 volte di fila (indovinate su che puntavo io?) mentre al black jack una croupier nippo-americana tirava fuori due black jack, 2 venti, 2 diciannove e 3 diciotto (tant'è vero che la cambiano perchè il tavolo si era svuotato)...maledetta...
Vabbè, verso l'una ce ne andiamo a letto, visto che il giorno dopo ci aspetta la Polinesia, con partenza da LA alle 16:30.
Bello anche il viaggio di ritorno, con la tentazione di fare un salto nella Death Valley....ma si sarebbe fatto troppo tardi...alla prossima!
Buono anche il volo ATN fino a Papeete, me lo faccio quasi tutto nel sonno, così manco l'appuntamento col duty free per le sigarette, e la cosa mi costerà cara in Polinesia.
All'arrivo, il nostro riferimento dell'agenzia (Giacomo) ci attende e ci consegna i voucher ed i biglietti aerei per i voli interni e per Rapa Nui, dopodichè ci portano all'Airport motel (comodo, confortevole e più che sufficiente per una sosta di 1 o 2 notti), dove tra l'altro (per 2,50 euro al giorno) lasciamo anche un bagaglio con i vestiti un pò più pesanti, fino al nostro ritorno a Tahiti (4/11).
Partenza il 19 mattina per Moorea, paura alla visione dello "scuolabus con le ali" dell'Air Moorea (twin otter 18 posti), ma fortunatamente, oltre a decollare, atterriamo.....
Ora, tutti sanno che Moorea è forse l'isola che più di tutte presenta varietà di panorami e contrapposizioni mare-"montagna", ma non sapevo fosse così bello viverla, questa anomalia Polinesiana.....forse mi ha condizionato anche la struttura dove alloggiavamo (OW al Sofitel Ia Ora), ma ho avuto delle sensazioni molto positive, anche e soprattutto uscendo in escursione col Safari tour (bella la conclusione alla distilleria!) od affittando una barchetta a motore per avvicinarci al reef e fare snorkeling....
Un mix di profumi e colori molto intenso, sullo sfondo di un comfort che non dispiace, specialmente quando non sei più abituato a "staccare la spina"...don't worry, ci pensano loro......
La chicca: la sensazione che si aveva alle 6 di mattina dal terrazzino dell'OW (con mare piatto ed acqua cristallina)....impagabile!!!
Carina la serata al Tiki Village, forse poco realistico-genuina ed un pò cara per quello che ti danno; ma ci può stare, l'importante è far emergere i "pro" e mettere da parte i "contro" dell'aspetto commerciale....
Il 22 mattina (all'alba dell'alba, ore 5) lasciamo il Sofitel verso l'aeroporto, questa volta i 7 minuti di viaggio ce li godiamo tutti, avendo già testato all'andata che un aereo così può volare.....
Di corsa ci dirigiamo dalla parte opposta dell'aeroporto, da dove parte il nostro volo per Bora Bora ed inizia la nostra esperienza come clienti di Air Tahiti (positivissima, ottimi veivoli e servizi, mai un ritardo, a volte anche in anticipo....unica cosa: offrite un panino insieme al succo d'ananas, non andrete falliti!!!).
Arrivati a BB, ci prelevano con una barca (l'aeroporto è su un motu) per portarci al Sofitel Marara.....piuttosto distante, ma nulla rispetto a Fakarava...ma questo ve lo dico dopo....
Bellissima accoglienza con cocktail, piccola attesa in reception per colpa di due francesi LT (non di Latina, ma "lenti e tonti"), camera non ancora pronta (ovviamente) e deposito bagagli; poi via di corsa (alle 10) col nostro Keishi Tour (privato, per 2 persone): nell'ordine, shark feeding, bagno con le razze, snorkeling vicino al reef, lagoonarium, pesca nell'oceano e, dulcis in fundo, pic nic in acqua (tavolino e due sedie con ombrellone a ripararci dal sole; pranzo a base di aragosta, pesce e carne alla griglia e champagne)....un paio d'ore di riposo in una specie di capannina e ti riaccompagnano in hotel....bagno in piscina, riposo, cena e si va a letto.
Il 23/10 ci rilassiamo la mattina presto in hotel, più tardi affittiamo un bugster (dalle 11.30 alle 15:30) e ci giriamo Bora Bora....divertentissimo, peccato che stanno rifacendo le strade ed abbiamo raccolto asfalto e polvere che è un piacere....carino e folkloristico il Bloody Mary, ci abbiamo pranzato e ci siamo trovati molto bene, spendendo il giusto. Torniamo in hotel e quindi relax fino al tardo pomeriggio, quando conosciamo una simpaticissima coppia di Roma (Alessandro e Claudia); lui grande giallorosso come me, quindi leghiamo subito. La sera stessa conosciamo anche una coppia di neosposi toscani, anche loro molto simpatici, col la quale trascorriamo la mattina successiva, prima di levare le tende ed andare a prendere l'aereo per Rangiroa (24/11).
Giudizio su Bora Bora: come sicuramente sapete bellissimi i colori della laguna, ma il mare nei pressi della "riva" non è all'altezza (acqua più limpida a Moorea, ma può dipendere anche dalla posizione); una sola spiaggia di buon livello (punta matira), ma quello è il meno. Giudizio negativo sul Sofitel: anche se eravamo nel garden mi sarei aspettato più pulizia; la struttura dei bungalow andrebbe manutenuta meglio, zone di muffa in molti angoli; pessima la cucina ed il servizio: non valgono assolutamente il sovrapprezzo della mezza pensione....ci sono molte opportunità per mangiare a prezzi migliori nelle vicinanze. Nulla a che vedere col "parente" di Moorea. Non lo ri-sceglierei...
A Rangiroa alloggiamo al Novotel, struttura più che dignitosa e meritevole della sua categoria...ottimo e disponibile il servizio, il personale si sforza sempre di offrire un intrattenimento (minimo) anche durante la cena (a proposito cucina buona con discreti tentativi di cucina internazionale.....cmq molto volenterosi!).
Arrivati nel pomeriggio, a giornata inoltrata se vogliamo, non ci resta che affittare una "fun car" e girare quella lingua di terra (di 12 km se non ricordo male) fra il pass avataru ed il pass tiputa......giunti in prossimità di quest'ultimo, lo spettacolo del mare impetuoso e, se vogliamo, parecchio inc...ato, arriva subito dopo una curva della strada e lo vedi all'improvviso...impressionante l'oceano, veramente impressionante!!!
A ritorno, verso avataru, incrociamo un negozio di perle, a mò di cattedrale nel deserto....ed abbiamo la fortuna di scoprire che i proprietari chiudono per riaprire in un'altra isola e fanno svendita totale...chiaramente sulle perle singole, non sui gioielli composti (oro e argento hanno prezzi assurdi da quelle parti!!!).
Così la mia dolce metà si porta via (previa strisciata della cc), 6 perle, 3 del tipo A e 3 del tipo B, tutte da 10mm.....ora non mi prendete per un esperto, vado solo a memoria....belle però, ora in Italia si farà fare le montature per collana ed anello.
Finalmente (al buio e senza luci) ritorniamo con la macchinetta in hotel, dove ci aspetta Gabi (il re delle attività) per pianificare le escursioni.
Avendo un solo giorno "pieno" ci consiglia l'isola (o giardino) dei coralli, rispetto alla laguna blu od alle sabbie rosa...dice che è più completa, noi ci fidiamo.
Difatti il giorno successivo si parte prima con destinazione porticciolo (vicino al tiputa pass), poi con la barca verso destinazione.
Ora quando ti dicono copritevi che arriva qualche schizzo d'acqua ci sto, ma se poi ti cominciano ad arrivare le secchiate un pò ci pensò....cmq ha prevalso il divertimento, per quell'ora di giostra gratuita, sull'arrabbiatura per la "fracicata"....anche se una coppia di americani non la pensava così e lei si è avvelenata la giornata!
Arrivati a destinazione ho dovuto dirlo: ne valeva veramente la pena! La guida comincia ad erudirci sul cocco (come bere il latte o mangiarlo proprio) ed a fare cestini con le foglie di palma ma, devo ammetterlo, me ne fregava il giusto e mi sono buttano in acqua a fare snorkeling per un'ora buona...non potevo resistere.
Da qui in poi lunghe camminate per raggiungere angoli magnifici, tipo una zona in cui si sono formati una serie di piscine naturali fra i coralli.
Al ritorno verso la spiaggia, passiamo letteralmente via mare, dato che la marea è salita, l'acqua ci arriva al petto in alcuni tratti, e camminiamo tenendo gli zaini con le braccia in alto....meno male che l'acqua è tutto, meno che paludosa, ed era quasi un piacevole massaggio!
Dopo mezz'ora buona giungiamo sulla spiaggia dove, nel frattempo, l'altro "compare" della guida stava cucinado già da diverso tempo (e contestualmente apparecchiando una bellissima tavolata sulla spiaggia!).
Pranzo gustoso e visita di una moltitudine di squaletti pinna nera nelle vicinanze della riva, attratti anche e soprattutto dai resti del pranzo gettati in acqua subito dopo.
Un’oretta di relax e ritorno (meno bagnato dell’andata) verso il pass tiputa.
Proprio qui una bellissima sorpresa: avvistamento di 5 delfini che saltavano tra le onde…peccato non essere riusciti ad avvicinarsi più di tanto.
Subito dopo abbiamo sostato con la barca in una zona (a qualche centinaio di metri dal porticciolo) simile ad un acquario gigante, piena di pesci coloratissimi, fra i quali abbiamo fatto un bagno indimenticabile. Unico neo: le guide (ragazzi locali molto scaltri, per carità) a volte esagerano col voler far vedere quanto sono bravi e simpatici, ottenendo l’effetto contrario…..insistevano nel tirare resti di pesce nelle vicinanze di noi bagnanti per provocare l’assembramento dei pesci affamati intorno alle persone…..e ridere delle reazioni spaventate; con questa bravata mia moglie è stata graffiata dalle pinne di alcuni pesci (incolpevoli) ed un’altra turista è stata addirittura morsa nella confusione. Mi dispiace, ma alcune menti polinesiane sono un po’ troppo offuscate dall’alcol e perdono in “professionalità”.
Per fortuna sono stati casi isolati di maleducazione durante il nostro viaggio, anche se la tanto pubblicizzata cordialità e gentilezza Polinesiana non è così evidente, ne all’interno ne all’esterno degli hotel/pensioni, così come invece lo sono gli splendidi profumi presenti nell’aria.
Poche persone mi sono sembrate REALMENTE diverse da noi per affetto e calore, rispetto ai commenti letti in precedenza……molto rispetto per il turista si, ma semplicemente perché è l’unica fonte di sostentamento delle isole; in pochi si sono lasciati andare ai sorrisi ed ai benvenuti di cui avevo tanto sentito parlare.
Ma, detto tra noi, me ne frega il giusto, noi volevamo goderci i posti e le atmosfere, se poi in alcuni casi siamo stati anche coinvolti affettivamente (Fakarava, pensione Aito Paradise da Manihi) è stato un di più….bellissimo, ma un di più.
Continua....