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Autore Topic: Perle di Tahiti : come, quando e perchè  (Letto 25724 volte)

iaorana

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Perle di Tahiti : come, quando e perchè
« il: 04 Gennaio 2008, 18:05:56 »

Le Perle nere di Tahiti

La Polinesia è la patria delle perle nere e quale occasione migliore per acquistare un gioiello come questo e, non è un caso che parlo di gioiello, poiché deve essere considerato come tale e, per alcuni aspetti un piccolo investimento. Tenete presente che la stessa perla che acquisterete in Polinesia viene venduta in Italia minimo al doppio del prezzo che pagherete in Polinesia. Se volete utilizzarle per un anello o degli orecchini o un pendente , vi consiglio di farvele montare già in loco poiché di norma il montaggio è gratuito ed eviterete qualche furbizia da parte di gioiellieri made in italy.

Ma perché sono così rinomate e apprezzate ?

Di per se le perle sono sempre state un gioiello desiderato da tutte le donne del mondo e, in tutte le epoche, dall’antica Grecia ai giorni nostri ma, non si conosceva la perla di colore più scuro o meglio era rarissimo trovarne qualcuna , tanto che è conosciuto da tutti la frase che descrive una rarità “…che sarà mai …. Una perla nera !!?? “ .
In effetti, senza l’intervento preventivo dell’uomo , di perle scure ce n’è solo qualche unità al mondo. Fu poi scoperta una qualità di ostrica che poteva produrre questo tipo di perle in Pacifico e da qui lo sviluppo della coltura delle perle varietà Pinctada Margaritifera in Polinesia .
Le più grandi coltivazioni di perle o meglio “ Farm Perlier “ sono localizzate nell’arcipelago delle Gambier e, sono di norma anche le più apprezzate , altre coltivazioni si trovano nelle Tuamotù e nelle isole della società , in particolare Tahaa, Raiatea e Huahine .

Come si formano le perle.

Come tutti sanno le ostriche hanno il manto interno ricoperto di madreperla , una sostanza prodotta dall’animale che ha la funzione di proteggerlo da elementi esterni che potrebbero danneggiarlo , infatti spesso potrete notare delle piccole protuberanze , segno che l’animale ha inglobato e poi ricoperto dei piccoli granelli di sabbia od altro. A partire da questa osservazione è iniziata la coltivazione delle ostiche perlifere.

Dalle giovani ostriche alla Perla

Tutto parte dall’introduzione in mare , accanto a delle ostriche già formate , di una piccola e fitta rete normalmente in nailon , alla quale si attaccano le spore prodotte dalle ostriche nel periodo di riproduzione . Da qui nasce il “naissian” , ossia una rete nella quale cominciano a crescere le giovani ostriche . Questa resta nelle acque trasparenti e ricche delle lagune per circa tre anni , prima di divenire una ostrica pronta a produrre . A  questo punto l’ostrica viene leggermente aperta in modo da non recarle nessun danno e inserito un nucleo perfettamente rotondo nella sacca dell’organo sessuale dell’ostrica . Questa operazione è una operazione direi chirurgica poiché i ferri sono appositamente studiati per questa operazione e assolutamente sterili . La maggior parte di coloro che eseguono questa operazione sono giapponesi e vengono strapagati poiché da questo dipende la gran parte del risultato finale ; infatti come in un qualsiasi trapianto c’è il pericolo di rigetto da parte dell’ostrica . A questo proposito si è evidenziato che il nucleo che da il minor numero di rigetti a parità di esecuzione è quello ricavato da una conchiglia del Missisipi, quindi una conchiglia di acqua dolce. Insieme al nucleo e solamente la prima volta viene inserito anche una piccolissima parte del labbro esterno del mollusco , labbro che ha una colorazione scura ma non definibile ad occhio nudo poiché è la somma di tantissimi pigmenti che vanno dall’argento al nero passando per il viola, verde, azzurro, blu , melanzana etc . Sono appunto questi pigmenti o meglio il pigmento che l’animale sceglierà in modo casuale che determinerà il colore della perla una volta formata La prima volta che viene inserito il nucleo , questo ha di norma un diametro del 5 o 6 millimetri . L’ostrica riconoscendo un corpo estraneo lo ricoprirà con la madreperla durante i 18, 20 mesi che resterà in acqua . In questo periodo l’ostrica è soggetta a tante cure , ossia verrà portata fuori dall’acqua e pulita, aperta più volte per controllare che tutto  vada per il meglio e non ci siano stati fenomeni di rigetto. Tenete presente che solo un 40% delle ostriche produrrà delle perle e, avendo un “ graffeur “( chi esegue l’operazione di inserimento del nucleo) molto bravo e accurato si potrà arrivare ad un massimo di 50, 60% del totale .
Passati i 18, 20 mesi l’ostrica avrà ricoperto il nucleo con almeno 1,6/1,8 millimetri di madreperla e quindi viene estratta dalla sacca per essere poi commercializzata e contemporaneamente viene reinserito un nucleo di 8 millimetri in modo che il mollusco  non si accorga della sostituzione e continua per altri 18,20 mesi a ricoprire anche questo di madreperla. Normalmente l’impianto riesce per 2 o 3 volte , non di più . Ovviamente la terza volta verrà inserito un nucleo del 10 , in modo da avere poi una perla intorno ai 12 millimetri . Come vedete dietro c’è un gran lavoro e non tutte le ostriche produrranno perle , come non tutte riusciranno a produrre perle rotonde come il nucleo ma, spesso di svariate forme . Ciò anche per giustificare il prezzo che troverete per quelle di classe A , ma dopo vi dirò anche della classificazione.
Ogni tanto vedrete delle piccole casette in bordo laguna o addirittura in laguna e generalmente intorno un gran numero di boe color arancione : queste sono delle farm perlier.
Il GIE PERLE sta lavorando molto in questi anni per evitare che sul mercato possano esserci delle perle che non abbiano lo spessore di garanzia ( 1,6 millimetri come si diceva prima) . Anche qui qualche furbetto di origine cinese od occidentale cerca di accorciare i tempi e immette sul mercato perle con spessori di 0,8 / 1,0 millimetri. Peggio ancora su qualche bancarella ci sono delle perle dal colore decisamente nero e direi perfettamente rotonde a prezzi molto bassi : non fidatevi , potrebbe essere solo della Malachite e non certo una perla. 
Quindi il mio consiglio è di comprarle in un negozio che dia la garanzia e la fattura o in una farm perlier . Dopo aver comperato tante perle per me, amici e conoscenti e l’avere un amico proprietario di una farm a Tahaa , io le prendo in un piccolo negozio di Bora poiché è quello che ha la scelta più ampia e ciò , perché compra le perle una per una e non all’ingrosso e quindi riesce ad avere una scelta ampissima di colori . In una farm probabilmente riuscirete ad avere un prezzo migliore , non di molto ma più basso , ma non avrete la scelta che può avere un negozio che si rifornisce da tante farm a seconda delle esigenze della clientela ed è giustificato il costo leggermente più alto.
E’ un gioiello, non un prodottino artigianale quindi conviene spendere con accuratezza.
Allego di seguito la traduzione, che ho fatto appunto per questo negozio, della classificazione ufficiale delle perle di Tahiti e la traduzione dell’iter che bisogna seguire per non pagare l’iva sull’acquisto e come aver cura delle perle una volta a casa .

CLASSIFICAZIONE UFFICIALE
Delibera del Governo N° 2001-88 Decreto del 12 luglio 2001

La perla di Tahiti è una perla di coltura dal colore naturale
e proviene dall’ostrica perlifera “Pinctada margarifera var. cumingii”

QUALITA’ DELLA SUPERFICE
La qualità di una perla di coltura di Tahiti si può apprezzare ad occhio nudo.
La qualità è data dal mix : stato della superficie e lucentezza . Una bella lucentezza  corrisponde ad una riflessione totale della luce e dona un effetto specchio.

QUALITA’ A
Perla che presenta al massimo una imperfezione od un gruppo molto localizzato e concentrato su meno del 10% della superficie. La lucentezza è molto bella.

QUALITA’ B
Perla che presenta qualche imperfezione concentrata su un terzo ( 1/3) della superficie. Lucentezza bella o media

QUALITA’ C
Perla che presenta delle imperfezioni leggere concentrate al massimo sui due terzi (2/3) della superficie. Lucentezza media.

QUALITA’ D
Perla che presenta sia delle imperfezioni leggere sui due terzi della superficie sia delle imperfezioni profonde concentrate su più della metà della superficie . Poca lucentezza

TAGLIA
La taglia della perla di coltura di Tahiti si determina a partire dal suo diametro, che varia generalmente da 7,5 a 14 millimetri .

FORMA
Si possono trovare 4 forme di base ( rotonde, semi-rotonde, semi-barocche e barocche ) e una categoria a parte per le cerchiate.

CRITERI ADDIZIONALI
Il colore di base e le sfumature di colore, come pure il peso e la forma delle perle semi-barocche, sono ulteriori criteri di valutazione.


MODALITA’  DI  DETASSAZIONE

Avete comprato una Perla di Tahiti e questa è assoggettata all’IVA del 16%.

Vi è stato consegnato un prestampato in 3 copie . Quando partirete da Tahiti per ritornare in Italia dovrete dichiarare l’acquisto e far timbrare dalla Dogana dell’Aeroporto di Tahiti-Faaa il prestampato . Una copia Rosa sarà trattenuta dalla Dogana, l’altra Rosa dovrete metterla nella busta preaffrancata che vi è stata consegnata e metterla nella cassetta della posta che è a vostra disposizione in aeroporto Di solito c’è una cesta alla destra dello sportello dogana . La copia verde resta a voi insieme alla fattura .

Questa operazione vi costerà solo un paio di minuti al  controllo dei bagagli da parte della Dogana ma la copia timbrata che ci invierete è indispensabile per giustificare la non applicazione dell’IVA al Vostro acquisto.

Grazie della Vostra cooperazione.





  Vi consiglia il modo migliore per prendervi cura delle Vostre Perle

Non è difficile prendersi cura delle vostre perle, basta rendersi conto che questo è un gioiello prodotto da un’ostrica, un prodotto naturale e, come le ostriche, anche la perla ha bisogno di umidità.

-   Conservare le perle separatamente da altri gioielli, meglio ancora in un sacchetto in tessuto.
-   Conservarle in un tessuto leggermente umido se sono in un ambiente molto secco.
-   Pulire immediatamente la perla che occasionalmente è stata a contatto con prodotti chimici, acidi o alimentari.
-   Utilizzate un tessuto pulito ed umidificato con acqua pura( non clorata) per pulire la perla, quindi asciugatela con un tessuto pulito ed asciutto.
-   Dopo averle indossate pulitele con un tessuto asciutto
-   Se avete acquistato una collana, controllate regolarmente la robustezza del filo e all’occorenza farle reinfilare dal vostro gioielliere di fiducia.

Evitare
-   Tutti i contatti con il Trucco, prodotti solari, profumi e prodotti di bellezza;
-   Sudore, sapone,detergenti, acqua clorata e acidi in genere;
-   Talco. Sporcizia e sabbia;
-   Graffi che possono essere provocati da altre pietre cristalline od oggetti metallici;
-   Vapori di Aceto e acidità dei succhi di frutta.

Attenzione
-   Alla disidratazione provocata dalla permanenza prolungata in tessuti di cotone;
-   Le perle non sopportano temperature oltre i 100°C, evitare di esporle o conservarle vicino a fonti di calore.
 
Se avete dopo tutto ciò ancora qualche domanda ...... sono qui
Nanà arue
Michele
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magnoliae

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Re: Perle di Tahiti : come, quando e perchè
« Risposta #1 il: 09 Gennaio 2008, 16:18:14 »

Ciao Michele,
lo scorso settembre sono stata in viaggio di nozze a Bora bora e ho acquistato al Pearl Market una perla multicolor cat C. Al negozio mi hanno detto che la multicolor è più pregiata della grigia o nera: ti risulta? Qui a Napoli ma anche a Palermo qualche gioielliere non conosce le perle multicolor. Sarà un'ignoranza dei gioiellieri in questione?
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roswell74

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Re: Perle di Tahiti : come, quando e perchè
« Risposta #2 il: 09 Gennaio 2008, 17:42:35 »

Io vado sul pratico ma qualcuno ci può dire quanto costano queste perle?
A me piacerebbe comprarle ma quanto devo mettere a budget?
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dolce_luna80

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Re: Perle di Tahiti : come, quando e perchè
« Risposta #3 il: 09 Gennaio 2008, 18:33:36 »

Giusto per avere un'idea: al Tahiti Pearl Market, una classe C  di 11-12 mm con gancio in oro bianco, questa:



l'ho pagata Fcp 22669 = circa 190,00 ¤
(mi sembra che il gancio in oro bianco costasse sugli Fcp 8000)


Mentre a Fakarava alla Pension Havaiki ho preso 1 paio di orecchini (oro giallo), 2 perle (1 con gancio oro bianco e 1 con oro giallo) e ho speso circa ¤ 420,00 (non ricordo però la classe e le dimensioni)  ???

Sara
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Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca. (Gandhi)

roswell74

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Re: Perle di Tahiti : come, quando e perchè
« Risposta #4 il: 09 Gennaio 2008, 21:39:27 »

Che bella...grazie per avermi risposto...
Anche a me è stato consigliato di comprarla a Fakarava o Rangiroa...non ricordo bene.
Nessun altro del forum ne ha comprata qualcuna?
Il sondaggio continua...
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lulu78

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Re: Perle di Tahiti : come, quando e perchè
« Risposta #5 il: 09 Gennaio 2008, 22:33:52 »

Noiiii!
A Tahaa, nella ferme perlière 'love here pearl', pagata 120¤ perla a goccia qualità C, con pendaglio in oro bianco, 35¤ perle multicolor di circa 8-9 mm didiametro, 25 perle di 5 mm di diametro, le abbiamo fatte forare a Pepeete e poi ho fatto fare le montature in italia... Dovessi tornare indietro farei per tutte così...
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iaorana

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Re: Perle di Tahiti : come, quando e perchè
« Risposta #6 il: 14 Gennaio 2008, 11:57:16 »

Buona giornata a tutti.
In Italia le perle di Tahiti non sono molto conosciute e nelle gioiellerie si trovano perle già montate e la quasi esclusiva è ad appannaggio di Damiani . Le scelte di questa casa orafa vertono quasi esclusivamente sulle perle di colore scuro ed uniforme , quindi non mi stupisco se un gioielliere non conosce le meravigliose sfumature che possono avere le perle di tahiti. Per inciso sono quelle che a me piacciono di più e ancora più in particolare quelle barocche. Quella che ho trascritto è la classificazione ufficiale delle perle di Tahiti e, normalmente, una di classe A costa più di una di classe C , ma non sempre è vero poichè è il mix delle classificazioni che fa il prezzo. Mi spiego meglio . Non è detto che una perla a goccia con colori cangianti sul blu/azzurro e con poche imperfezioni costi ,meno di una perla rotonda a parità di diametro . Il colore e la lucentezza sono parametri importanti poichè una perla scura perfettamente rotonda ma con poca luce ha un valore basso sul mercato . Quindi alla domanda ".... ma quanto può costare una perla !!?? " è difficile rispondere . Sul dove, la mia valutazione l'ho già fatta sul post ma mi sento comunque di dire " carpe diem " : quando vedete in un negozio o una farm una perla che vi piace veramente acquistatele e non rimandate l'acquisto. In ogni caso avrete fatto un acquisto di un gioiello che vi piace e il cui valore reale qui in italia è almeno il doppio. I " pentimenti" sono frequenti e ogni anno arrivo in italia con un bel po di perle, frutto di questi pentimenti.
Per quanto concerne il montaggio vi consiglio certamente il montaggio in loco poichè hanno una buona scelta di appretti sui quali montarle sia in oro che argento e, in questo ultimo caso vi consiglio quello rodiato che non scurisce. Un 'altro motivo di questa scelta è economico, poichè da due anni a questa parte , le perle nude ( non montate) non usufruiscono del duty free, quindi assoggettate all'iva del 16% e poi il montaggio è gratuito e in giornata. Sempre a questo proposito, se dovesse succedere che la perla si rovina nel montaggio o nella foratura potete chiederne subito la sostituzione ( già successo) . In Italia vi dovrete tenere la perla rovinata. Se poi si ha un gioielliere in famiglia o ultrafidato allora è tutto un'altro discorso.
Colgo l'occasione per dare un abbraccio a Sara e Cristian : ho un bellissimo ricordo di voi e fatevi sentire presto, io riparto a fine febbraio.
Un saluto a quanti mi conoscono e che a volte non riesco ad individuare dal loro Nik
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ilagio

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Re: Perle di Tahiti : come, quando e perchè
« Risposta #7 il: 15 Gennaio 2008, 11:27:48 »

Ciao,
io ho comprato 3 perle
tutte a goccia, multicolor di 8/9 mm, categoria A (una B perchè ha una piccolissima imprecisione, ma in compenso è più tonda rispetto alle altre)
le ho pagate circa 100 euro l'una.
erano già montate col gancio in oro bianco.
al pearl market di papeete,
erano in offerta nel senso che su quelle non si pagava l'iva e quindi costavano meno delle altre....

Mi sono pentita di non aver comprato anche delle perle di quelle barocche.....costano meno ma sono molto belle!
Ma quando ci tornerò le prenderò  ;)
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