Cara mimosa,
chiedi se siamo tutti partiti. Nel mio caso la risposta è sia "si" che "no" questo perchè il mio cervello, terminato il viaggio di nozze, appena rimesso piede in Italia ha subito deciso di prendere il primo volo e ripartire per la Polinesia. Ora il problema è che il mio corpo non ha potuto fare lo stesso per ovvi motivi di tipo economico. Lascio immaginare lo stato dissociativo nel quale ho vissuto dal 30 luglio fino ad oggi. Ad essere onesto devo dire che ormai mi sono rassegnato a questa grottesca condizione, soprattutto grazie all'aiuto di certe persone che mi hanno ospitato in una strana casa.
Ma vi garantisco che i primi tempi è stata molto dura perchè ho cercato, follemente, di "trasformare" la vita italiana in quella polinesiana.
Purtroppo non ci sono riuscito.
Lo so, sono un debole però vi garantisco che non è facile rendere il rumore incessante e fastidioso dei clacson dolce come invece lo erano le deliziose note che le onde del mare riproducevano quando si univano al mio beach bungalow.
Non è colpa se mia moglie non è in grado la mattina di farmi trovare la marmellata del frutto del desiderio da poter spalmare su una baguette calda. E' inutile dirvi che ovviamente questa è la ragione per la quale ci stiamo separando.
Ma secondo voi è possibile che il pescivendolo non solo non venda ma neanche sappia cosa sia il mahi mahi? L'unica risposta che mi ha saputo in rima dare è statà: "vai.. vai... non rompere"
Non so voi ma io sto diventando pazzo.
Ho chiesto al fornaio se aveva qualche frutto dell'albero del pane e lui all'inizio fa finta di non conoscerlo ma dopo un'ora nella quale ho continuato a sostenere, anche in modo alterato, che un fornaio che non conosce l'albero del pane è come un politico che non conosce la Costituzione.....(ops forse ho sbagliato esempio), mi ha detto da aver capito cosa cercavo. Allora, dopo aver telefonato, sono arrivati quattro grossi omoni che prima mi hanno dato una pannocchia e poi gentilmente mi hanno fatto indossare, al contrario, una pesante camicia bianca.
Ormai sono un paio di mesi che vivo nella casa di questi omoni insieme da altre persone un pò strane. Gli omoni dicono che sono così perchè sono infelici come me tant'è che la casa si chiama
Casa Infelici Molto.
E proprio da questa casa che vi scrivo e che vi faccio gli auguri, a voi tutti infelici e futuri infelici come me.
Buon Natale