Artigianato
L’artigianato tradizionale polinesiano è formato da un insieme di attività che rappresentano un settore non trascurabile nell’economia polinesiana.
Il settore è indirizzato largamente al mercato del turismo ma le manifatture vengono largamente utilizzate anche nel quotidiano di molti polinesiani .
L’artigianato inoltre, rappresenta un elemento importante di continuità e di ricchezza del patrimonio culturale polinesiano poiché il “savoir-faire” viene trasmesso ai giovani e loro sono il futuro della cultura polinesiana .
Gli elementi principali dell’artigianato tradizionale polinesiano sono :
- Sculture in legno : artigianato tipicamente marchesiano ma che si effettua un po dappertutto . Di certo quello più pregiato è marchesiano ed il legno più usato è il “ Bois de Rose “ , un legno dalla colorazione rossiccia . Il simbolo più usato è certamente il Tiki , ossia la rappresentazione del dio protettore o meglio del “ manà” , il potere soprannaturale che presiede a tutte le attività umane . Da non dimenticare comunque tutta l’oggettistica il legno che viene prodotta ed in particolare “ l’Umete” un piatto normalmente di forma ovale , molto lavorato, in particolare sui bordi , e che veniva usato come piatto comune a tavola.
- Madreperla : lavorazione del guscio dei molluschi che producono poi le perle, ma non solo quelle . I polinesiani sono abilissimi nel trasformare ed inventare gioielli bellissimi , dalle collane a pendenti , orecchini ed ogni sorta di accessorio : una bigiotteria di classe e certamente unica
- Tifaifai : un tessuto tipo patcwork che ha sostituito la Tapa , il tessuto vegetale usato prima dell’arrivo degli europei . Questo tessuto viene usato come copriletto o in funzioni tipo il matrimonio per coprire gli sposi o semplicemente come elemento di arredo . Vi sono due tipi di composizioni : il Tifaifai pu che ha disegni geometrici o a mosaico e il Tifaifai pa’oti che ha disegni di fantasia con anche fiori , frutta etc . Da non dimenticare anche la confezione di pareo in voile di cotone colorati con pigmenti naturali con una tecnica di presa del colore ai raggi del sole . i più conosciuti sono quelli di Huahine .
- Tressage : una tecnica di intreccio con fibre vegetali come le foglie del cocco, del pandano, del bambou e foglie di altri alberi ed arbusti locali . Questa varietà di materiali permette di giocare su una lavorazione molo fine e ricercata e la dimostrazione più evidente la potete ricercare nei cappelli delle Australi . Provate , o meglio cercate di essere presenti una domenica mattina ad una messa e potrete ammirare dei cappelli dalle fogge più singolari. Ma il tressage è anche nell’uso quotidiano per confezionare stuoie , abbellimenti di elementi di arredo , per coprire delle colonne in occasione di feste e manifestazioni : il tressage delle fibre è nel patrimonio culturale di ogni buon polinesiano .
Purtroppo ancora una volta , vengono importati dall’oriente delle copie di Tiki , lavorazione di madreperla etc , vanificando il lavoro di recupero di queste lavorazioni artigianali e della loro valenza culturale . Come turisti abbiamo il dovere di non favorire questo commercio di importazione , forse spenderemo qualche euro in più ma sarà dato ad un artigiano polinesiano !
Nana arue
Michele