L'HEIVA
Un po di storia
I primi visitatori di Tahiti, parliamo della fine del diciottesimo secolo, associavano il termine Heiva ad un gruppo di musicisti che andavano di casa in casa a prodursi in un piccolo spettacolo con tamburi, flauti e canzoni. Erano sempre ben accolti e venivano poi ricompensati con doni : era un’occasione nella quale le case si riempivano di gente festosa .
Heiva evoca anche una manifestazione molto apprezzata che rassemblava tutto il villaggio .
Gli Arioi , un gruppo che adorava il dio ‘Oro ( che non c’entra niente con il metallo prezioso) erano gli organizzatori di queste manifestazioni nella quali si assisteva a pantomine, stornelli, discorsi in prosa e danze ; danze femminili in particolare ove il gesto delle mani, delle dita, e dei piedi , avevano una grande importanza .
Il Re Pomare nel 1819 , dopo essersi convertito alla religione degli occidentali , proibì queste feste ed in particolare le danze che i missionari trovavano “indecenti”.
Solo nel 1895 le danze cominciarono a riapparire in occasione della cerimonia associata alla festa nazionale francese del 14 luglio : il Tiurai ( traduzione di luglio in polinesiano) . Non assomigliavano molto alle danze tradizionali : uomini e donne erano vestiti fino alle caviglie per non irritare la “sensibilità” dei missionari .
Bisogna attendere il 1956 per rivedere le danze tahitiane restituite alla loro reputazione , e questo grazie ad una direttrice di scuola , Madeleine Moua , che crea un gruppo di danza denominato appunto Heiva.
Nel 1984 la Polinesia ottiene lo statuto di autonomia interna e per commemorare questo giorno , il 29 giugno, riappare la festa dell’Heiva con i connotati odierini .
L’ HEIVA Oggi
Ufficialmente inizia il 29 giugno e si conclude il 14 luglio ma normalmente inizia qualche giorno prima e si conclude qualche giorno dopo , dipende dai programmi stilati da ciascun isola.
Non è una festa per i turisti , tutt’altro , è un’occasione di festa di ogni singolo distretto, comune, isola , arcipelago . E’ forse l’unica occasione insieme alle elezioni politiche dove tutta la popolazione dei 5 arcipelaghi è chiamata a partecipare !
Da ogni comune o capo distretto vengono indette delle gare dove i partecipanti sono gruppi di residenti dei vari quartieri , quindi non è una gara tra isole . Ogni isola ha il suo Heiva . Dove per ragioni geografiche e di densità abitativa non è possibile organizzarla allora si raggruppano più comuni o distretti .
In cosa consistono queste gare !
Ci sono gare di Portatori di frutta , sia maschili che femminili .
Gare di lancio del giavellotto con una noce di cocco posta in cima ad un’asta alta anche 15mt .
Gara di sollevamento peso ( pietra ) dove bisogna sollevare da terra una pietra tondeggiante e quindi non facilmente tenibile fino al petto .
L’entusiasmante gara di Va’a ( la canoa polinesiana a bilanciere) su percorsi sia in laguna che in mare aperto
Gare di abilità di “tressage” con fibre naturali quali le foglie di palma da cocco o foglie di Pandano
Gare di composizione utilizzando solo fiori , foglie e frutta .
Gare di Himenè ( canti tipici polinesiani fatti in coro e quasi sempre senza strumenti musicali)
Ma la gara certamente più seguita ed attesa è quella delle danze .
Le coreografie di questi gruppi di danza sono basate sempre su temi della mitologia e delle leggende . Oggi si contano per decine i gruppi di danza “famosi “ e di certo quello più conosciuto internazionalmente è “ Le Grand Ballet de Tahiti” che fa delle turnè in giro per il mondo .
Oggi la danza polinesiana o “ ‘ori tahiti” è composta da due forme principali :
L’ Otea : danza rapida e cadenzata dalle percussioni che mette l’accento sui movimenti delle anche delle vahinè ( ragazze) e le gambe del tanè ( l’uomo).
L’Aparima : danza che privilegia la gestualità delle mani che mimano le parole dei canti e melodie sostenute dal suono di chitarre e ukulele .
Se il vostro soggiorno in Polinesia è programmato in questo periodo non dimenticate di informarvi sul programma locale dell’Heiva e cogliete al volo questa occasione unica ed indimenticabile .
nana arue
Michele