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« il: 16 Settembre 2005, 17:32:19 »
Ciao! Siamo tornati da alcuni mesi e finalmente troviamo la pace necessaria per darvi un riassunto del ns viaggio di nozze. Possiamo anticiparvi che siamo rimasti colpiti dai paesaggi meravigliosi, dai colori unici che dipingono cielo, mare e vegetazione, dalla gente sempre allegra, cordiale e super disponile, però mai invadente, dai numerosi e bellissimi bambini che riempiono di allegria le strade e le spiagge, e dalla cucina entusiasmante per ogni palato.
Abbiamo trascorso una ventina di giorni in Polinesia e visitato 4 isole oltre Tahiti (solo Papeete). Siamo partiti il 05 giugno da Bologna e arrivati la mattina alle 5.00 ca a Papeete, dove abbiamo trascorso il ns primo giorno di vacanza. Certo la città è molto caotica e piena di traffico, però il mercato è da vedere e se volete comprare regalini vi consigliamo di sfogarvi lì, sulle altre isole non c'è molto. La notte (anzi siamo andati a dormire alle 16.00 a causa del fuso) l'abbiamo passata all' Hotel Thiare che va giusto bene per una notte e non prenotate la prima colazione se avete il volo la mattina presto poiché la servono solo dalle 6.00 di mattina!! La ns fortuna è stata che mentre aspettavamo il taxi per l'aeroporto è arrivato il garzone con i croissant e ne abbiamo preso uno!!
Siamo partiti dunque la mattina presto per Maupiti, dove siamo stati accolti con delle profumatissime collane di tiare dalla cara e dolce Janine, che appunto è la proprietaria del Chez Janine che si trova su un motu isolato nella laguna di Maupiti. E qui finalmente abbiamo avuto il primo vero assaggio di Polinesia....eravamo da soli sul motu oltre a Janine e alla sua famiglia, il bungalow è molto carino, il mare nemmeno dirlo e si mangia divinamente. Eravamo a mezza pensione e all'ora di colazione (7.30) e cena (18.30) Janine si affacciava alla porta della cucina e ci chiamava per nome urlandoci di andare a mangiare. Naturalmente il cibo era costituito da quello che avevano pescato in giornata l’autista del battello e la moglie, accompagnato da riso, verdure e frutta (mai visti dei pompelmi così grandi e dolci).
Il secondo giorno abbiamo fatto una gita sull'isola dove la ns Janine ci ha procurato delle bici e abbiamo fatto tutto il giro (è molto piccola) attraversando il colorato paesino dove ogni persona che incontravamo ci rivolgeva un caldo saluto, e siamo arrivati sulla spiaggia dall’altro lato, dove volendo a piedi si attraversa la laguna fino al motu di fronte. Siamo arrivati più o meno alle 9.00 di mattina e andati via alle 14.30 ca. In tutto questo tempo tre donne polinesiane sono state in ammollo sul bagnasciuga chiacchierando ininterrottamente e mangiucchiando patatine. E sui loro visi e nelle loro rotondità abbiamo riconosciuto le donne dipinte da Gaguin nei suoi capolavori.
Gli altri giorni li abbiamo passati oziando pigramente sul ns motu, passeggiando tra palme da cocco e dando pane ai pesciolini che si raccoglievano sotto il pontile (una volta sono passate anche 4 razze a salutarci), assaporando e cercando di stampare nei ns ricordi ogni centimetro di questo posto. Ogni tanto soprattutto la sera, qualche goccia di pioggia veniva a salutarci e se ne andava in velocità.
Poi il giorno della ns partenza Janine ci ha accompagnati fino all’aeroporto e ci ha congedato con una collana di conchiglie di Maupiti. Curioso l’aeroporto, sotto una piccola tettoia, una panca separa la zona passeggeri da quella bagagli e accoglie valigie e cocomeri, spediti a qualche parente a Raiatea.
Scalo a Raiatea e ripartenza immediata per Bora Bora dove siamo arrivati in “tarda” serata (le 20.30 circa) al Chez Nono, pensione (se così si può chiamare?) ove abbiamo alloggiato per 4 magiche notti in riva alla Matira Beach, la più bella e romantica spiaggia dell’isola. Il ns piccolo bungalow era costituito da una stanzetta e un bagnetto, collegati da una tendina, sconcertante al primo impatto, assolutamente caratteristica dopo poche ore, come l’animale “domestico” che ci ha fatto compagnia, il ns piccolo geco. A Bora Bora ci siamo viziati con la colazione in terrazza in un piccolo bar sulla spiaggia e con le cene nei ristoranti dei dintorni, abbiamo avuto modo di fare amicizia con Mimì, la ragazza all’accettazione del Chez Nono, simpaticissima e allegrissima. Da qui siamo partiti per la classica escursione in barca sulla Laguna con shark feeding e bagno con le razze (emozionante e imperdibile), lezioni di ”apertura di noce di cocco” e danza tahitiana. Abbiamo goduto del mitico e favoloso tramonto di Bora Bora e ammirato le evoluzioni dei ragazzi con i kyte surf.
E così sono trascorsi questi indimenticabili giorni.
Arrivo a Rangiroa, clima umido e afoso, accolti da Ratina, polinesiano tuttofare della Pensione Raira Lagoon, che ci sentiamo caldamente di sconsigliare, sia per l’umidità che contraddistingue le lenzuola dei bungalow, sia per l’antipatia della padrona francese. Però bisogna riconoscere a Ratina la piena disponibilità (parla italiano) e l’ottima mano in cucina, eravamo infatti a mezza pensione, (per fortuna perché di andare in giro per le buie strade dell’isola non era fattibile di sera senza un’auto). A Rangiroa siamo rimasti impressionati dalla diversità del clima rispetto alle altre isole e dalla vastità della laguna (il diametro esterno copre più di 200 km) che ha una vita propria rispetto all’oceano (spesso quando l’oceano è calmo la laguna è in tempesta). Riteniamo che non si possano visitare le Tuamotu senza fare un’escursione alla Laguna Blu oppure all’Isola dei coralli di Rangiroa, due posti spettacolari e unici al mondo.
Ed eccoci pronti a chiudere in bellezza la ns Luna di Miele trascorrendo gli ultimi 4 indimenticabili giorni al Tikehau Pearl Beach Resort, paradiso terrestre che ci ha accolti con la ns voglia di dolce far niente…dove i mille pesciolini stanno ad aspettarti sulla riva o sotto il pontile sapendo che arriverai con un pezzetto di pane trafugato al ristorante apposta per loro e dove con la canoa ti sposti senza molta fatica sulle isolette vicine per goderti l’acqua che accarezza le spiagge dorate.
Ancora ora passati oramai quasi tre mesi dal ns ritorno (siamo tornati il 24.06) pensiamo con nostalgia al ns viaggio e nonostante le 24 e passa ore di volo che ci separano prenderemmo un aereo anche subito per ritrovare il calore della Polinesia e dei suoi allegri abitanti. Il periodo in cui siamo stati poi era perfetto perché non c’era molta gente, il tempo è stato bello (solo poche volte ha piovuto) e non c’erano zanzare.
Vogliamo inoltre ringraziare Cristina e Irene di Kia Ora che ci hanno consigliato bene sulle pensioni e organizzato il viaggio e i transfer in maniera perfetta.
Ora con un punta di nostalgia vi lasciamo e vi auguriamo buon viaggio.