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Autore Topic: Diario di un povero.....sognatore!!!!  (Letto 99695 volte)

braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #30 il: 30 Gennaio 2015, 16:15:02 »

Ciao Ari,
se un domani dovessi decidere di intraprendere il cammino di Santiago spero non ti dispiaccia che ti chieda dei consigli; ovviamente non su questo forum perchè non vorrei che mamma Polinesia si dispiaccia.....
Quello delle Maldive è un altro viaggio che mi piacerebbe organizzare, diciamo che è in cantiere insieme ad altri....100
Moorea non l'ho visitata e non ti nascondo che ancora oggi ho il pelo sullo stomaco; quando torno in Polinesia Moorea sarà il mio primo stop.
Bora Bora non me la ricordo come la più bella, anzi non ti nascondo che è stata quella che mi è meno piaciuta ma credo questo non dipenda da Lei quanto dall'essere diventata l'isola più commerciale dell'arcipelago. Lei è stupenda però quando ci ho messo piede avevo già dei pregiudizi derivanti proprio da questo forum che in parte sono stati confermati durante il mio soggiorno....
Poi se pensi che appena arrivati all'albergo la titolare ci ha detto di non lasciare assolutamente le chiavi attaccate o di non uscire senza aver chiuso le porte puoi capire il mio "terrore" visto che nei precedenti soggiorni le chiavi neanche sapevamo cos'erano......
Se dovessi tornare avrei voglia di rivisitare tutti i posti dove sono stato però quello in cui ho più desiderio di rivedere è l'atollo di Fakarava....
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #31 il: 27 Febbraio 2015, 18:08:01 »

...quasi mi stavo dimenticando della serata in cui mi hanno permesso di aprire un piccolo angolo di cucina italiana.
Ho proposto un menù molto semplice, in Italia potremmo dire scontato, ma ovviamente per i locali non l'hanno pensata allo stesso modo Bisogna dire che aveva anche un limite dettato dalla scelta degli ingredienti
Per primo ho cucinato una carbonara semplice semplice, come piace farla a me ossia ripassata bene in padella con l'acqua di cottura fino ad arrivare ad una crema A seguire un petto di pollo tagliato a cubetti, infarinato e poi cotto in padella con aceto balsamico Anche qui alla fine si forma un composto cremoso e molto particolare Dulcis in fondo un bel tiramisù con la piccola variante di bagnare i savoiardi non solo con il caffè ma anche nel latte di cocco Non è bello farsi i complimenti da solo ma era davvero spettacolare
Inutile dire che ho riscosso un grande successo Il fatto che non sia rimasto nulla, eccetto i piatti sporchi, ne è la prova più evidente
In tanti mi hanno chiesto le ricette che con piacere ho lasciato Mi sarebbe piaciuto abbinare la cena con un nostro vino nostrano ma essendo stata una cosa improvvisa non ne ero provvisto Sarà per la prossima volta
Questa opportunità di poter cucinare ad una  festa, espressione della loro tradizione e cultura, mi ha fatto non solo un immenso piacere ma è stato da me interpretato come il segnale ufficioso dell'esser stato accettato dalla comunità.......
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lucia9

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #32 il: 05 Marzo 2015, 08:46:55 »

Sono passata a vedere quanto deserto fosse questo forum e invece vedo con molto piacere che qualcuno ancora partecipa ... è un vero peccato che non ci sia più l'affluenza di un tempo!
Comunque Ari concordo in pieno ... Moorea è stupenda! Proprio qualche giorno fa commentavamo con mio marito che sicuramente è l'isola che ci è piaciuta di più! Bora Bora ha una laguna fantastica ... noi eravamo a Punta Matira e lì i colori sono favolosi ... ma come isola ci ha delusi e parecchio ... chissà se a distanza di anni la situazione è migliorata ...
Comunque anche a noi piacerebbe tanto tornarci un giorno ... ma non ce la faremo di certo entro pochi anni purtroppo  :'(
Un caro saluto a tutti!!!!
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #33 il: 05 Giugno 2015, 14:53:55 »

Cara Lucia, fa sempre piacere risentire "vecchi" amici su questo forum ma, come avrai notato, negli ultimi 3 anni c'è stato un vero tracollo delle presenze. Una crisi questa che è andata a braccetto con quella che ha colpito la nostra società e dalla quale ancora non siamo riusciti ad uscire. In questi anni quando si parla o si è parlato di crisi, in primis, l'abbiamo sempre identificata con quella economica che poi, di conseguenza, è andata a toccare tutti gli altri aspetti della nostra vita, sia privata che sociale. Senza addentrarmi in analisi complesse, per le quali neanche sono fornito di mezzi idonei, la riflessione che voglio fare è sul rapporto crisi-forum.
Ho sempre pensato che in un momento in cui la realtà che ci circonda non è in grado di soddisfare i nostri desideri è attraverso la fantasia e l'immaginazione che noi possiamo trovare conforto da questa mancanza.
Mi sento subito di dire che questa frase non è adatta a tutti ma può essere "vestita" solamente da alcuni. La prima selezione è tra chi ha ancora desideri da realizzare e chi invece non è più un grado di averne in quanto la società è stata talmente brava sia ad esaudirne tutti quelli che aveva ma soprattutto a fare in modo che fosse Lei a decidere quali dovessero essere i desideri da realizzare. Basta che mi guardi intorno e convincermi sempre di più che per la maggioranza dei miei concittadini i loro desideri siano contenuti in quella scatoletta chiamata cellulare. Ovunque mi giri c'è un ragazzo od un signore piegato con la testa in giù come in una costante preghiera al "dio" mobile. Ormai è lui a decidere il nostro futuro, indicandoci non solo la via di percorrere ma, attraverso l'angelo Facebook, ci dice anche quanti la stanno percorrendo. I milioni di discepoli di questa nuova religione non sono più in grado di comprendere che il loro dio sarà anche il loro  carnefice, sarà colui che lentamente li porterà ad una lenta ed indolore morte cerebrale.....
Una volta scartati questi inconsapevoli condannati, dei quali a volte ho il timore di farne parte anche io, rimangono coloro che sentono dentro di loro essere ancora accesa la fiamma del desiderio.
Spero di non ripetermi nel dire che in una società dove la qualità della vita è misurata “scientificamente”, attraverso la scala delle cose che si posseggono o che si fanno, e non su principi oppure idee che invece dovrebbero rappresentare durante il trascorrere dei giorni un nostro costante punto di riferimento. Ora non è più così; è la cilindrata della mia macchina a far capire alla gente se sono felice oppure no. Il fatto poi che per mantenere questa macchina trascorra 16 ore al giorno al lavoro, che di conseguenza trascuri la famiglia e gli amici e forse anche la mia salute, questo parametro non viene analizzato….
Comunque non essendo mia intenzione aprire discussioni su temi che in questo forum non devono essere trattati se non, come sto cercando di fare io, come spunto per esaltare quel qualcosa di positivo che spero ancora qualcuno riesca a trovare in quella speranza chiamata Polinesia…….
Non nascondo che negli ultimi tempi non c’è giorno che non pensi a me e mio figlio, che ha tre anni, vivere in uno dei piccoli atolli polinesiani; essendo stato a Fakarava ovviamente immagino di trascorrere li le nostre giornate. Non c’è mia moglie in questa fantasia non per un problema in particolare ma perché questo desiderio di spostarmi sono sicuro esser dovuto ad un mio senso di protezione nei riguardi di mio figlio. Prima di tutto non vorrei farlo crescere in questa giungla e poi avrei di certo modo di trascorrere più tempo con lui. E’ ovvio che in questo mio pensiero, in parte criticabile, ci sono tutte le paure e le fobie del genitore ma anche l’idea che comunque c’è sempre un’alternativa diciamo a portata di mano, una via secondaria o piano di emergenza a cui poter ricorrere quando la situazione non è più sostenibile……
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #34 il: 11 Luglio 2015, 15:14:29 »

“ …sveglia dormiglione, è ora di alzarsi e andare a scuola; sto scherzando!, lo so che la scuola è finita ma oggi se ti ricordi dobbiamo fare una gita a Tahaa e poi, la sera, fermarci a mangiare a Raiatea, a quel hotel (il Lodge) con di fronte quel piccolo molo dove si incontrano un numero incredibile di pesci; chissà se ritroverò il pesce napoleone che da diversi mesi aveva deciso di accasarsi lì nella piccola baia…..anch’io ti voglio bene, piccolo….. nel nostro programma è previsto che prima della cena ci facciamo un bel bagno dal molo con la speranza che il proprietario del ristorante ci possa lasciare la sua barchetta per arrivare al motu che sta davanti alla baia; vedrai che ci divertiremo moltissimo sul motu per via di alcune correnti che girano attorno alla piccola isola. L’ultima volta che ci sono andato ho incontrato due cani molto simpatici che erano in acqua e frugavano in mezzo i sassi. Lì per l’ non capivo cosa facevano fin quando non ho visto uscire uno di loro con un polpo in bocca; stavano pescando quei due furbacchioni. Sì papà proprio due furbacchioni come il nostro Flame…..ora però bisogna sbrigarsi che la mamma ha quasi finito di preparare la colazione; indovina cosa ti ha fatto oggi? Con quest’odorino era facile capire che erano le crepes al latte di cocco. Cosa ci vuoi bere vicino, del latte con il cacao oppure un succo di mango?....Non ce la prendiamo troppo comoda che alla fabbrica di vaniglia ci aspettano alle ore 9, cerchiamo come al solito di non farci riconoscere e quindi di arrivare puntuali…….sono proprio curioso di sapere come si raccoglie la vaniglia, per ora l’abbiamo vista solamente essiccare su quei grandi tavoloni all’ interno della tenuta….non vedo l’ora che ci immergiamo in quel dolce profumo ma soprattutto non vedo l’ora di gustare il pranzo a base di vaniglia….non ho voluto chiedere informazioni sul menù volendo lasciare la suspance della sorpresa però mi sono informato se per caso ci fosse il mio piatto preferito, il mahi mahi cotto alla brace in salsa di vaniglia; ebbene c’è…. mi vergogno un po’ a  dirlo ma gran parte della mia attenzione è rivolta proprio a questo fatidico momento. Di solito propongono per dolce una rivisitazione della crema catalana dove al posto dello zucchero di canna viene messo uno zucchero vanigliato che poi viene “bruciato” con la fiamma; dicono sia delizioso. Mi piacerebbe tanto assaggiarlo…..La cena mi dicono non sia dentro la tenuta ma in una piccola spiaggetta privata, di loro proprietà adibita proprio per questi avvenimenti. Dalla descrizione sembrerebbe una location fantastica; una grande gazebo sotto il quale è stata adibita una cucina con tanto di barbecue e di fronte una serie di tavoli, adagiati sul bagno-asciuga e coperti con degli ombrelloni fatti di rami di palma. Quindi mentre mangeremo saremo coccolati della morbide onde del mare…….

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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #35 il: 07 Agosto 2015, 15:44:41 »

…il piccolo ancora dorme cara? Anche per lui ieri è stata una giornata massacrante. Con tutti quei bambini non si è fermato un attimo; tutto il pomeriggio è stato un continuo entrare ed uscire dal mare. Senza contare che la mattina abbiamo fatto snorkeling intorno al motu di fronte al Lodge; almeno un’ora l’abbiamo trascorsa in quel giardino di coralli. Nonostante ci fossi stato diverse volte in quella zona è stato solamente per caso che abbiamo scoperto questo giardino coloratissimo. A dire la verità è stata una manta a portarci; ci eravamo messi a nuotare con lei quando ad un tratto lei ha arrestato la sua corsa mentre noi ci siamo addentrati in questo incredibile crogiulo di piante ed animali. Una giornata indimenticabile quella di ieri. Le location sia del pranzo che della cena mi sono piaciute molto ma soprattutto non c’è cosa più bella che gustare cibi prelibati con persone con le quali c’è una sorta di alchimia che ti lega. Penso che essendo cresciute lontano dal nostro “pianeta” di origine sono riuscite a meglio conservare quella virtù che potremmo chiamare semplicità. Non sto parlando di umiltà, altra dote che comunque li accomuna, ma proprio di quel differente modo di affrontare la vita e di rapportarsi ad essa ad ai problemi che questa trascina con sé. Non hai notato come rispetto a noi sanno distinguere bene i bisogni primari da quelli secondari e questo ovviamente comporta un diverso loro modo di rapportarsi alle cose ed anche alle persone. Io nelle loro teste non vedo o percepisco quella confusione che invece le società, chiamiamole occidentali, si sono tanto impegnate a creare tra i loro cittadini; o meglio non c’è confusione nel riconoscere quei valori che nelle nostre scuole ci hanno insegnato essere fondamentali ma che poi nelle nostre vite tali non lo sono stati più. Non hai anche tu trovato incredibile di quanto fossero informati sulle vicende che stanno accadendo in Europa; sono informatissimi. Invece mi sento di dire che è incredibile che nonostante sono anni che siamo in questa Terra io ancora abbia dei pregiudizi come questo nei loro riguardi, pregiudizi che quel signore che stava di fronte a noi ha demolito con quelle citazioni di Kant ed Hegel. Non so te ma non ti nascondo che c’è stato un momento in cui mi sono vergognato delle nostre origini quando tutti i commensali ci hanno chiesto perché lasciavamo morire migliaia di persone nei nostri mari. Ci chiedevamo le ragioni o la ragione di questa scelta “europea” Tu ti sei alzata con la scusa di andare a controllare i bambini mentre io ho preferito chiudermi in un silenzio imbarazzante. Per fortuna subito dopo hanno aperto l’ultima bottiglia di vino italiano che avevamo portato. Mi ha fatto un immenso piacere che hanno deciso di accompagnare tutto il pasto unicamente con il nostro vino. Gli abbiamo fatto fare un bel giro dell’Italia; siamo partiti con un Sauvignon dell’Alto Adige per poi passare per il Lazio attraverso un Frascati Superiore ed infine chiudere con quel particolarissimo Chardonnay della Sicilia……

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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #36 il: 07 Settembre 2015, 17:05:20 »


……è incredibile come mentre noi invidiamo queste persone per come riescono a rapportarsi al vivere quotidiano, a trascorrere un’esistenza semplice ed equilibrata, ad essere riusciti a crearsi questo piccolo angolo di paradiso, loro invece ci invidiano per aver vissuto nel più bel Paese del mondo. Il mio cosmopolitismo, rafforzato anche da un forte senso di repulsione verso il mio ex popolo, mi spinge a rispondere alla loro curiosità di come sia l’Italia, sempre nello stesso modo ossia che il Paese è bellissimo ma le persone che lo abitano purtroppo nella maggioranza non meritano di viverci Qualcuno potrebbe dire che sto sputando nel piatto dove per anni ho mangiato ma a tal pensiero risponderei che siccome mi ha dato da vivere questo non significa che non possa criticarlo, soprattutto se poi questi giudizi negativi sono prodotti dalla speranza che le cose in Italia possano cambiare Criticare il mio Paese non vuol dire non amarlo, anzi nel mio caso garantisco che ne sono davvero innamorato ed ogni volta che ne ho avuto la possibilità ho sempre cercato di rinforzare questo legame, di approfondire la nostra conoscenza, attraverso dei viaggi E’ impossibile non lasciare il cuore in qualche angolo della Sardegna, ma lo stesso si può dire per quei piccoli paesi-bomboniera del Centro Italia; e che dire delle montagne del Nord che proteggono i nostri confini? Come si fa a riprendere il fiato dopo aver visto le Dolomiti? Come fai a rientrare sulla terraferma aver percorso di sera le vuote calle di  Venezia? E ancora non siamo andati a Roma…. Ovviamente la mia sarebbe una lista infinita di bellezze prodotte sia dalla Natura ma anche dall’uomo; un tesoro unico e di inestimabile valore per il quale il popolo italiano ha davvero fatto poco per salvaguardarne non solo il valore materiale ma soprattutto quello affettivo Negli ultimi decenni il cordone ombelicale che avrebbe dovuto legare il nostro popolo alla TerraMadre si è andato ogni giorno sempre più assottigliando Analizzarne le cause e le conseguenze è un’operazione complessa e certamente lunga, per la quale non nascondo aver dedicato durante il periodo universitario alcuni anni della mia vita, che non ritengo opportuno approfondire su questo forum.
Ogni volta che mi trovo di fronte qualche scena degradante che riguarda la nostra Terra, sia un disastro importante come può essere un’alluvione oppure una frana, figlie entrambi delle nostre  scelte scellerate, ma anche e soprattutto quando trovo in alcuni angoli della mia città maleodore e sporcizia, subito la mia mente vola in Polinesia e riproduce sempre la stessa scena che riempì il mio cuore durante la permanenza a Fakarava Vicino alla mia guesthose c’è un paesino dove una parte era composta da tutte piccole casette, se così si possono chiamare, composta da tavole di compensato fissate tra loro. Vedendo queste case la prima idea che ti viene in mente è quella di povertà e quindi, almeno per il mio pregiudizio, questo significava che questi alloggi fossero abitati da persone infelici, tristi La realtà mi ha raccontato un’altra storia, quella di persone serene, probabilmente povere ma  nello stesso tempo ricche di spirito visto che, nonostante l’aspetto poco edificante della loro casa, queste trascorrevano parte della loro giornata a pulire il piccolo giardino che la circondava in modo così accurato che sembrava essere il giardino di un Re…….
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #37 il: 27 Ottobre 2015, 16:00:55 »

….i primi di novembre compirai 4 anni Oggi sono trascorsi precisamente 3 anni da quando ci siamo stabiliti in questo magnifico posto Sei tu il maggiore responsabile di quella nostra drastica scelta di lasciare la nostra terra, i nostri affetti, il nostro Passato per avventurarci in una nuova….Vita. E vero che nei nostri cuori cullavamo sempre il desiderio di spostarci in un altro Paese; non scartavamo anche delle soluzioni continentali Dopo la tua nascita però tutto è cambiato, le nostre esigenze sono cambiate ma perché tu hai cambiato le nostre prospettive di vita L’idea di farti crescere in quella società sempre più grottesca ed asociale alimentava costantemente la nostra ansia Inutile dire che i nostri giudizi erano fortemente influenzati da quel cordone ombelicale che il bisturi dell’ostetrica non riesce a tagliare Non c’era giorno che non ci chiedevamo come saresti cresciuto in quella realtà indefinibile, in quel caos razionale. Ci chiediamo se quando sarai più grande approverai la nostra scelta oppure condannerai la nostra decisione in merito al tuo futuro Qualcuno certamente dirà che l’abbiamo fatto per noi più che per nostro figlio Chissà, potrebbero aver ragione Forse mi biasimerai per averti impedito di conoscere quello che definiscono il “mondo reale” per rinchiuderti in questa specie di “rifugio di montagna” Montagne…. a pensarci bene tu oggi non puoi sapere cosa realmente sono Hai visto delle immagini sui tuoi libri e sul computer ma non hai provato quella sensazione, che a parole non so descrivere, che il freddo abbraccio dei monti è in grado di darti. Stai tranquillo che, tra non molto tempo quando ti porterò in Italia, organizzeremo un bellissimo giro sulle Alpi Dobbiamo aspettare che il tuo fratellino cresca un pochino, quanto basta per poter anche lui apprezzare questo viaggio nel passato dei tuoi genitori A differenza di tuo fratello tu, anche se eri piccolissimo, hai visto con i tuoi occhi inconsapevoli il Paese dove io e tue madre siamo cresciuti; tuo fratello in questi 4 mesi di vita ha visto solo mare e tante piccole isolette verdi……
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #38 il: 13 Novembre 2015, 18:09:00 »

…..mi ricordo come fosse ieri il giorno che io e tua madre abbiamo deciso di compiere il “grande passo” Era Agosto, eravamo in ferie al mare in Calabria Erano da poco trascorse le 8 di sera e noi ancora eravamo sulla spiaggia ad aspettare che le ombre del crepuscolo si appoggiassero sulla serenità del mare Mare che ci aveva da poco accolti nelle sue calde e tranquille braccia Per noi ogni sera era un rituale aspettare il giungere della sera proprio per godere di quelle “solite” ma “gradite” emozioni che quello scenario riusciva a regalarci Mi ricordo che però quel giorno la Natura ci ha mostrato dei colori diversi che a me e tua madre hanno riportato immediatamente in quell’altra Terra chiamata Polinesia Per noi è stato come un tuffo nel passato, abbiamo in quegli attimi rivissuto una bellissima sensazione già provata Oggi lo interpreto come un richiamo, un Suo invito a raggiungerla Ci siamo visti negli occhi con tuo madre ed abbiamo stabilito che avremmo festeggiato il tuo primo compleanno in Polinesia Entrambi abbiamo pensato la stessa cosa ossia perché aspettare Agosto per provare quello stato di benessere quando c’è un luogo dove, in un certo senso, potremmo dire che è Agosto tutto l’anno? Ovviamente non cercavamo quel particolare stato d’animo ma sapevamo che quello sarebbe stato il pretesto per decidere di partire Anche se con incredibili sforzi e prevedibili ostacoli “familiari” siamo riusciti in quest’impresa La serenità che ho conosciuto e raggiunto in questi tre anni non la posso descrivere perché alla base ci sono due linguaggi differenti Io stesso quando ero ancora in Italia ho sempre ricercato questo stato emotivo ma mai avrei immaginato che si sarebbe potuto vivere in questo modo Sono riuscito ad arrivare a questo solamente dopo aver imparato i loro significati della Vita. Ad esempio mi chiedo sempre quali sarebbero state le mie sensazioni quando avrei accompagnato mio figlio alla scuola materna se ancora vivessi in Italia Me lo chiedo perché qui in Polinesia questo rito che, cinque giorni alla settimana, io e mio figlio condividiamo da ormai un anno mi permette di iniziare ogni giornata in armonia con me stesso Mentre io lo vesto mia moglie gli prepara la merenda, poi saliamo sulla nostra barchetta e ci dirigiamo verso  un’altra isola Impieghiamo dieci minuti ad attraversare  quel piccolo tratto di mare ed in questo tempo mi racconta i sogni della notte oppure altri suoi incredibili pensieri Alcuni giorni parliamo poco perché preferiamo ascoltare della musica e scambiarci qualche sorriso Giunti al porto abbiamo due alternative: quella che lui prende il pulmino oppure  quella di  andare a piedi alla struttura; quest’ultima soluzione la adottiamo durante le belle giornate, ossia quasi sempre Ci vuole un quarto d’ora di cammino per  arrivare, tempo durante il quale ci teniamo per mano eccetto il piccolo passaggio sul grande prato che circonda la scuola dove io devo porta rlo a “ciccicollo”; sulle spalle Arrivati al portone d’entrata mi da un bacetto, un abbraccio e ci salutiamo Ritorno alla barca carico per affrontare una nuova giornata  Ci tengo a sottolineare come comunque questa serenità sia sempre “limitata” dal quotidiano assistere dell’autodistruzione del nostro pianeta Vivere in Polinesia non vuol dire distogliere lo sguardo dal resto del mondo ma piuttosto ti permette di vedere il mondo dal di fuori, di avere una visione più distaccata e nel contempo lucida di quella che io insisto a definire “grottesca” realtà Questo distacco però non impedisce alle nostre anime di soffrire; permette però di riprendersi prima dai giornalieri stati di sconforto....
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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #39 il: 30 Dicembre 2015, 12:57:15 »

Tra poco festeggeremo il Natale Una festa che come tutti i bambini ho amato da piccolo ma che con il trascorrere degli anni il tempo ha trasformato questo sentimento di gioia, che l’attesa del giorno di Natale mi portava, in quasi disprezzo  Ovviamente questa repulsione non è per il Natale, per le sue tradizioni e per i suoi significato, ma per quello in cui siamo riusciti a renderlo  Ormai il Natale è diventato l’espressione più alta della società consumistica, il simbolo più esasperante e….grottesco Non mi dilungo su questa questione sia perché cadrei facilmente nella retorica ma soprattutto perché è un problema che qui non abbiamo Il modo di vivere da noi condotto si avvicina in modo naturale all’originale, o meglio, agli originali significati che il Natale in passato assumeva Il Natale, sia nella sua veste religiosa che in quella pagana, qui in Polinesia ha preservato quella sobrietà che non avrebbe mai dovuto perdere Inutile dire che per motivi oggettivi le forme del nostro Natale sono differenti da quelle che abbiamo lasciato in Italia Anche se il bianco della neve potremmo dire sia sostituito dal bianco delle spiagge per quanto riguarda le montagne l’impresa sarebbe molto più ardua Non penso che portare la sabbia sulle piccole cime polinesiane abbia poi lo stesso effetto delle nostra montagne innevate Ma a parte questi aspetti estetici per il resto questa Festa, nei riti, tradizioni e significati vari, è identica a quello che ho vissuto in Italia Oltre all’ovvio Babbo Natale, abbiamo anche qui l’albero con il presepe ed abbiamo anche i mercatini natalizi a Tahiti Mio figlio più grande aspetta la notte del 25 dicembre con lo stesso pathos che ricordo avevo io da piccolo Come ho già detto in precedenze la grande differenza sta nella sobrietà che abbiamo qui Pochi regali e soprattutto non ci sono pranzi o cene stile “grande abbuffata” Non avendo parenti qui in Polinesia siamo stati sempre ospiti di famiglie con le quali abbiamo instaurato rapporti di amicizia Per chi è abituato a festeggiare il Natale chiuso in casa dal 24 sera fino al pranzo di Santo Stefano lascio immaginare la scena surreale di chi come noi trascorre il pranzo di Natale su una splendida tavolata di legno, coperta da ombrelloni di foglie di palma, adagiata sul bagno-asciuga…….
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #40 il: 12 Febbraio 2016, 17:31:27 »

…spesso, per non dire tutti i giorni, ricorre in me lo stesso pensiero Come sarebbe stata oggi la mia vita se io e mia moglie non avessimo avuto il coraggio di lasciare l’Italia Mi chiedo come sarebbe stata la mia sopravvivenza, perché tale era già la mia esistenza quando decisi di lasciare il Vecchio Continente Chissà come avrei trascorso questi anni Sarei stato in grado di trovare quell’ossigeno , già scarso al momento della dipartita, che permetteva alla mia anima ancora di respirare Oppure oggi sarei uno dei milioni di cadaveri che pensano di vivere in questa sempre moderna società A dire il vero questo pensiero era già ricorrente quand’ero in Italia però nel senso opposto In quel tempo non c’era giorno che non si chiudesse con il rimpianto di non essere ancora partito per la Polinesia Oggi vivo questo pensiero con un sentimento opposto, con la gioia e la soddisfazione di aver fatto la cosa giusta, sempre però tenendo vivo il ricordo del recente passato Più mi giro a guardarmi indietro, a studiare la mia e la nostra Storia, e più apprezzo quello che ho davanti. Questo modo di approcciarmi alla vita, questo mio vivere la quotidiana esperienza con lo sguardo  sempre rivolto in tutte le direzioni, passato presente e futuro, non è una conquista recente ma di lunga data tanto da poterla definire il mio marchio di fabbrica Sarà anche dovuto all’influenza dei miei studi storici ma ho sempre pensato che, se nella vita si vive con l’intento di migliorare ogni giorno, questo non sarà mai possibile senza la rivisitazione del nostro passato E’ ancora vivo il ricordo delle giornate, per non dire i mesi e gli anni, trascorsi a correre dietro una società che non è stata più capace di fermarsi un attimo per capire dove lei stessa stesse andando La cosa peggiore è vivere questa vita in affanno con la volontà di fermarti, con il desiderio di riposarti, ma non riuscirci perché hai paura di buttarti da un treno, che comunque sta andando molto veloce, non sapendo come potrà essere la caduta Oggi non posso che dire che mai caduta fu così indolore, per non dire piacevole Ora sono nella condizione di poter vedere e provare a giudicare il treno ed i suoi passeggeri Quello che maggiormente si nota è che all’alta velocità del treno corrisponda una quasi immobilità dei suoi inconsapevoli passeggeri Non hanno compreso che il treno non li sta portando da nessuna parte perché lui stesso non ha una metà  Il suo unico obiettivo è non fermarsi mai Non hanno compreso che questo viaggio li sta uccidendo, che l’unico posto dove li potrà portare è la Fine Quello che mi rincuora è che non sono l’unico spettatore esterno Non siamo tanti però neanche così pochi da non riuscire a pensare di poter costruire un futuro diverso…….
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #41 il: 27 Aprile 2016, 16:37:40 »

....siamo rientrati da dieci giorni dall’Italia dove ci siamo fermati per tre settimane Ho approfittato delle festività pasquali per portare i miei figli nella terra dove sono cresciuti i loro genitori Erano più di tre anni che non vedevamo l’Italia, ossia da quando ci siamo stabiliti in Polinesia Con i nostri genitori e fratelli ci siamo visti ogni estate qui da noi mentre con gli altri parenti c’erano stati principalmente contatti tramite internet  Mi ha fatto piacere rivedere alcuni di loro come mi ha fatto molto molto piacere rivedere la mia “vecchia” Patria Nonostante gli Italiani la sua bellezza è ancora ben visibile anche se stanno aumentando le cicatrici sul suo corpo Non nascondo che quello che doveva essere, almeno formalmente, un viaggio di piacere e soprattutto di gioia nel riabbracciare la terra che mi ha partorito e mi ha cresciuto si sia trasformato in un continuo alternarsi di sentimenti di felicità ad altri di profondo sconforto Prima di partire sapevo già a cosa andavo incontro e quindi ero convinto di poter gestire questa situazione; la realtà è stata più forte del mio autocontrollo I sentimenti hanno prevalso sulla ragione Oggi non ho voglia di parlare delle sue e nostre sofferenze, preferisco esaltare la sua “storica” bellezza Nonostante sia cresciuto più di trent’anni a Roma non l’avevo mai vista così bella Mi sono ri-innamorato Come immaginavo la distanza ci ha riavvicinato Penso di aver provato gli stessi sentimenti di coloro che per la prima volta vengono nella Città Eterna Viste le forti emozioni che ho vissuto al primo impatto ho deciso che i primi giorni li avrei dedicati proprio a Lei Il mio sguardo ha visto cose che nella vita precedente non avevo colto, tante piccole bellissime sfumature che però fanno la differenza Ho sempre preferito girare per Roma di notte, quando il traffico e la folla sono minori L’unica eccezione l’ho fatta per il Pantheon Come facevo da ragazzo, quando ero studente universitario, arrivavo poco prima delle 8 di mattina davanti l’entrata ed aspettavo l’apertura del tempio in modo da poter essere il primo ed unico visitatore per qualche secondo, a volte capitava anche minuti Quel silenzio assoluto e la mia piccola presenza di fronte al grande vuoto che riempie il Pantheon creavano una sensazione unica Anche la prospettiva era diversa Praticamente è un altro Pantheon rispetto a quello colmo di visitatori Ho trascorso diverse notti per il centro di Roma e mi ha fatto piacere vedere gli occhi incuriositi di mio figlio più grande rispetto a quello spettacolo unico Inutile dire che appena ha visto il Colosseo è andato in estasi, anche perché gli avevo anticipato quello che secoli fa era accaduto al suo interno Il tragitto base è stato lo stesso che ero solito fare in passato ossia partenza dal quartiere ebraico, fermata nella piccola pasticceria viennese, sempre nel quartiere, per prendere un caldo krapfen e poi spostarsi verso Piazza Argentina fino ad arrivare al Pantheon per gustare un buon caffè al Tazza d’Oro Dopo i due momenti gastronomici si improvvisava In genere altre mete fisse erano Campo dei Fiori, Piazza di Spagna, Piazza Navona, i vicoletti intorno al Parlamento…….
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #42 il: 22 Giugno 2016, 15:18:14 »

…. la prima settimana l’abbiamo divisa tra Roma e la visita ai parenti più stretti La seconda settimana ho organizzato una piccola Tirreno-Adriatica Siamo partiti dalla Toscana, più precisamente da Scansano e, tagliando per l’Appennino Tosco-Umbro-Marchigiano, siamo arrivati ad Ascoli. Abbiamo fatto tappa in tutte località che già conoscevo. Scansano, la patria del vino Morellino, è un paese dove torno sempre con piacere avendoci trascorso in passato molte giornate Per chi come me amava e ama la vita “Slow” questo piccolo borgo ha sempre rappresentato una piacevole tappa Mi ricordo giornate "vissute" con gli amici tra dell’ottimo cibo e del delizioso vino e il tutto accompagnato da indimenticabili letture Dopo Scansano abbiamo fatto tappa a Saturnia  Due giorni passati tra le terme e altri suggestivi borghi come Pitigliano e Sovana Dopo aver attraversato le montagne siamo scesi in Umbria, a Paciano; uno dei cento borghi piu belli d’Italia Dopo aver salutato Castiglion del Lago e Perugia siamo arrivati a Gubbio, città nella quale ho trascorso delle indimenticabili feste di Capodanno Nelle Marche invece abbiamo soggiornato a Camerino ed Ascoli Tutte le tappe di questa traversata sono stati posti e luoghi già conosciuti, dove in passato ho lasciato una parte di me Nonostante ci siano, solamente in Italia, un miriade di località dove ancora non sono stato e che meriterebbero di essere visitate e vissute, spesso ho preferito dedicare quel poco tempo a disposizione per tornare, diciamo, sulle vecchie orme piuttosto che intraprendere nuovi sentieri. Ho sempre riflettuto su questa mia tendenza alla conservazione che non combacia con il mio essere Vivo all’ interno di una contraddizione perché sono una persona che ama la Conoscenza e non ha paura del cambiamento  e che, come Sant'Agostino, vede nel viaggio uno dei mezzi più efficaci per leggere il Libro della Conoscenza Eppure non solo quando programmo un viaggio ma anche quando devo scegliere un libro da leggere  o più semplicemente un ristorante dove mangiare spesso la scelta va diciamo “su un usato sicuro” Ho una libreria stracolma di libri dei quali non ho letto neanche la metà; però di quelli che ho letto vi assicuro che molti sono stati letti due o anche tre volte Anche se queste ri-letture sono state fatte a distanza di anni, producendo così ogni volta significati e sensazioni differenti e quindi giustificando in parte questo mio “vizio”, rimane comunque il fatto che preferisco buttarmi in delle situazioni dove sono sicuro che comunque ne ricaverò qualcosa di positivo piuttosto che rischiare una nuova “impresa” dove potrei uscirne deluso Sono convinto che questo mio atteggiamento sia fortemente influenzato dal poco tempo che ho a disposizione da dedicare a questi “miei spazi” nei quali la prima mia necessità è quella di “stare bene” Non mi soffermo su un chiarimento di quest’ultimo concetto perché do per scontato che i pochi naviganti di questo forum sappiano di cosa sto parlando........
« Ultima modifica: 22 Giugno 2016, 15:30:55 da braccobaldo »
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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #43 il: 14 Settembre 2016, 16:49:38 »


…..vivere in Polinesia, io sto vivendo in Polinesia, io vivo in una delle mete più desiderate La maggior parte delle persone che sogna questo viaggio è ispirata dalle immagini da cartolina che ritraggono questo luogo e quindi dalla curiosità di vedere questi posti ma non di viverli; diciamo che questa maggioranza ha una concezione “turistica” del viaggio. Sono pochi coloro che dietro questo desiderio polinesiano nascondono una volontà, forse inconscia, di gettare le basi per futuro trasferimento. Come ho detto in precedenza il mio primo viaggio (di nozze) in Polinesia è venuto del tutto inaspettato, però una volta presa la decisione e cominciato ad organizzare il viaggio il mio fine principale è stato sempre quello di riuscire in pochi giorni ad avvicinarmi il più possibile a questa cultura che in tutti i sensi era agli antipodi rispetto alla mia. Sono bastati pochi giorni per creare quel legame che, a distanza di qualche hanno, mi ha dato la forza di “cambiare vita” Non nascondo che prima di tornare a vivere in Polinesia il mio più grande dubbio fosse quello di “annoiarmi” in quel piccolissimo frammento di terra nascosto nell’Oceano Pacifico Come nelle relazione tra persone all’inizio la fase dell’innamoramento ci fa vedere solo il bello dell’Altro; finita questa fase cominciano i problemi Ebbene dopo essermi perdutamente innamorato nel primo viaggio avevo paura che, una volta tornato, quelle incredibili sensazioni potessero con il tempo esaurirsi Anche se sappiamo che il tempo inevitabilmente sminuisce le nostre passioni questo però  non significa che le faccia sparire oppure che ne possano nascere delle altre La mia vita in Polinesia è la conferma di quest’ultimo pensiero E’ vero che il colore turchese del mare non mi strabilia come quando l’ho visto la prima volta, ma vi garantisco che mi emoziona sempre come i grandi e vivaci Hibiscus, che ogni volta che li incontro hanno sempre da raccontarmi delle nuove storie Lo so che nel giardino di coralli ci sono un’infinità di pesci ad aspettarmi per mordicchiarmi tutto il corpo; l’effetto sorpresa è finito eppure il solo pensiero continua ogni volta ad emozionarmi E comunque a parte tutte le passioni ed emozioni che questa Terra è in grado di darmi rimane il fatto che il più grande dono che ho ricevuto è stato di avere, o forse è più giusto dire ri-avere, il mio Tempo…..
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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #44 il: 08 Novembre 2016, 17:58:52 »

…..il Tempo, il Mio Tempo Durante il mio soggiorno in Italia questo pensiero è stato quotidianamente presente nella mia testa; oserei dire che è stato quasi un assillo Questo perché ogni giorno non mancavano spunti che mi facessero notare la diversa percezione che ora ho del tempo rispetto al passato Questo mio breve rientro in Italia prevedeva un programma molto intenso di visite ed iniziative varie Già prima di partire sapevo che non sarei riuscito a realizzare neanche la metà di questo programma eppure non c’è stato mai un momento della giornata in cui sentissi il bisogno di corrergli dietro, mai sentito l’ansia di realizzarlo; cosa che invece in passato mi accadeva spesso E’ ancora vivo il ricordo di quei giorni, di tutti i santi giorni nei quali non c’era mai un attimo durante il quale, mentre facevo una qualsiasi cosa, non sentissi la presenza dell'impegno successivo Nel momento in cui quest’ultimo veniva affrontato, lo spazio da lui lasciato libero veniva “automaticamente” coperto dal prossimo impegno e così si proseguiva per tutta la giornata Mi è sempre piaciuto pensare ad una vita vissuta intensamente dove le giornate risultano essere troppo corte rispetto ai tuoi programmi, ma questa mia immagine è sempre stata accompagnata da un senso di piacere, di benessere, di soddisfazione Ebbene nelle giornate del mio Passato non ricordo nessuna di queste sensazioni ma piuttosto un continuo e costante stato d’ansia Non poteva essere altrimenti visti gli impegni che riempivano le mie ore Quando mi fermavo per vedere cosa avevo raccolto, ogni volta che aprivo le mani le trovavo sempre vuote, dentro non c’era nulla E allora all’ ansia si accompagnava quella frustante sensazione di scoramento dovuta al fatto che ti accorgi che stai correndo in una direzione opposta; anche se non sai quali sia precisamente la strada che devi intraprendere sai invece per certo che quella che stai percorrendo non ti porterà da nessuna parte se non sempre più lontano dai tuoi sogni e dai tuoi progetti…….
« Ultima modifica: 08 Novembre 2016, 18:11:31 da braccobaldo »
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