clicca per aggiungerci ai Preferiti
Google

Le curiosità:
antiche leggende e simboli



Il popolo polinesiano ritiene le leggende parte integrante della storia e della geografia del paese.
La causa di questa forte interazione tra il mito dei lucertoloni giganti e la storia sta nel fatto che la polinesia non ha mai avuto annotazioni scritte ( come del resto tutte le popolazioni del pacifico che hanno sempre ignorato la scrittura) e tutti gli eventi sono stati nei secoli raccontati oralmente: l'arte, la narrazione, e tutta la cultura passano esclusivamente di generazione in generazione.
Ogni avvenimento tribale (nascita, circoncisione, matrimoni, morte, raccolto, costruzione della casa) viene celebrato da tutta la popolazione con canti e danze che si prolungano per tutta la notte, sempre all'aperto.
I polinesiani hanno dunque un grosso bagaglio di leggende e tradizioni che spesso di fondono con la religiosità : la gran parte di queste leggende narrano di dei e della creazione del mondo .
L'antica religione polinesiana, fortenente legata agli elementi naturali, parlava di una creazione del mondo ad opera di un soffio di vita da parte degli dei che infusero il loro spirito all'universo e alle creature.
Queste creature divine erano immaginate vivere all'interno dei crateri dei vulcani , nelle acque, sulle cime della montagne.
Ricchi di immaginazione, gli abitanti delle isole, di fronte agli inspiegabili fenomeni della natura, hanno inventato favole e leggende atte a spiegare questi fatti misteriosi.

Il dio del mare Polinesiano

Ruahatu-Tini-Rau è cio' che per la mitologia occidentale è stato il dio Nettuno.
Dio dell'oceano , è al centro di numerose leggende. Una di queste narrata nell'isola di Raiatea lo vede come salvatore della famiglia reale. Durante un terribile nubifragio che rischio' di sommergere l'intera isola , Ruahatu-Tini-Rau innamorato della principessa Airaro salvo' lei , la famiglia reale e tutti i sudditi che avevano trovato rifugio presso l'isolotto Toa Marama sradicandolo da terra e sollevandolo al cielo.




Leggende di squali

Charles Haskins Townsend, funzionario presso l’Acquario di New York all’inizio di questo secolo, aveva notato che i polinesiani nutrono per lo squalo lo stesso sentimento che provano alcune tribù africane per il leone. Le leggende polinesiane descrivono spesso le azioni di divinità-squalo, e si racconta che gli antichi hawaiiani inscenavano combattimenti fra uomini e squali in recinti di acqua poco profonda. Gli hawaiiani facevano anche un uso pratico dello squalo: le donne indossavano una sorta di guanti costellati di denti di squalo affilati come rasoi per scoraggiare eventuali corteggiatori troppo aggressivi.
Tra le leggende sugli squali dei Mari del Sud vi sono quelle connesse con la credenza, ampiamente diffusa, che alcune persone, dopo la morte, vengono reincarnate come squali. Un racconto narra di un isolano che fu attaccato da uno squalo mentre era per mare con la sua canoa. Lo squalo balzò dentro la canoa, e l’uomo afferrò una scure per uccidere il pesce. Però prima di colpirlo, l’uomo notò che lo squalo lo guardava con uno sguardo assolutamente umano. Temendo di essere sul punto di colpire qualcuno che poteva aver conosciuto, l’uomo della canoa abbandonò l’imbarcazione e andò a nuoto verso la riva, mentre lo squalo si mosse in un’altra direzione.

le leggende sugli squali polinesiani sono tratte da : Edward Ricciuti GLI ASSASSINI DEL MARE editore Mursia



history, music, information,
photo, voyage, holiday, sea, mare, fiori, divertimenti,Polinesia, Polynesia,
geografia, storia, informazioni, viaggi, cultura, musica,
usanze, eventi, immagini, fotografie, curiosità, gastronomia, oceano, mare, vacanze, viaggi, polinesia francese,
musica, eventi, gastronomia